Il Consiglio di Stato toglie l’Abbazia di Trisulti alla Dhi di Bannon

Steve Bannon, il cardinale Burke, il sovranismo italiano, la Dignitatis Humanitas Institute-Dhi. E in mezzo la Certosa medievale di Trisulti che, dopo anni di vicende giudiziarie, torna al ministero dei Beni Culturali. Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello del Mibact e ha ribaltato il giudizio del Tar che, in primo grado, aveva dato ragione alla Dhi. L’associazione - che fa capo all’esponente dell’ultradestra americana ed ex consigliere di Donald Trump, Bannon, e al suo socio Benjamin Harnwell - aveva ottenuto nel 2017, proprio dal segretariato generale del ministero, la concessione del sito religioso: uno dei monasteri più antichi e affascinanti del Lazio, monumento nazionale gestito dal Polo museale regionale. Un caso, quello della Certosa del comune di Collepardo in Ciociaria, che oltre ad interessare la giustizia amministrativa, ha acquisito ben presto valenza politica. 

I legami e la triangolazione di rapporti tra integralismo cattolico americano, ideologia sovranista di stampo leghista e l’alt-right made in Usa, fanno da sfondo a un’operazione studiata a tavolino. Che porta la firma della destra radicale e degli ultra-ortodossi cattolici d’oltreoceano. E’ lo stesso Harnwell che in diverse occasioni spiega perché Bannon cercasse una sede europea e quali fossero i rapporti con Burke. Il ‘capo stratega della Casa Bianca” nei primi mesi dell’amministrazione Trump -  arrestato nel 2020 a New York con l’accusa di essersi appropriato dei fondi della campagna “We build the Wall” - nel 2014 “aveva appena aperto l’ufficio italiano di corrispondenza di Breitbart (il sito web dell’estrema destra americana). E voleva coinvolgere chi all’interno del Vaticano si opponeva alla svolta di Papa Francesco. Il cardinale Burke si mostrò subito interessato. Cominciammo a cercare una sede adeguata all’associazione”. L’individuazione della Certosa avvenne dopo tentativi per altre sedi andati a vuoto. 

Ma chi è il cardinale Burke? E’ uno degli esponenti di spicco del cattolicesimo conservatore statunitense, quello di impronta fondamentalista e antiabortista, con una visione molto vicina al calvinismo, anche quanto a ricchezza e benessere. Acerrimo nemico di papa Bergoglio e delle sue aperture progressiste, Burk mantiene legami con i potentati economici e con le elites più ricche. Che finanziano lautamente iniziative, siti, campagne mediatiche particolarmente incentrate sui temi della morale e su ideali repubblicani: patria, famiglia, fede. Non stupiscono, perciò, i legami dell’alto prelato con associazioni come la Dignitatis Humanae Institute, nata “per la difesa delle fondamenta giudaico-cristiane della Civiltà Occidentale”.

Mettere radici di un certo pensiero reazionario fuori dai confini Usa rientra tra le priorità. Burke viene considerato uno dei riferimenti nella Chiesa del leader della Lega, Matteo Salvini. Nel 2017 pare che si sia stato anche un incontro tra i due, notizia che gli interessati non hanno mai smentito. Né sono un mistero le simpatie del capo del Carroccio per le posizioni più conservatrici di papa Benedetto, più che per quelle troppo riformiste di Francesco. Lunghi e per niente segreti nel frattempo i legami di Salvini con Bennon che in Italia ha potuto contare anche sull'appoggio di Fratelli d'Italia.

La vicenda di Trisulti si chiude oggi con il giudizio di Palazzo Spada. Che ha revocato la concessione del Mibact e accolto il ricorso anche di numerose associazioni che chiedevano di annullare l’affidamento ministeriale del bene alla Dhi. L’associazione americana dovrà rinunciare alla prestigiosa sede, simbolo di spiritualità più che di crociate di stampo medievale.  “I seguaci di Bannon devono lasciare la splendida abbazia che non diventerà a questo punto la scuola dei sovranisti de noaltri, che ora al massimo potranno andare in qualche resort di Trump”. A dichiaralo è il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che in questi anni ha presentato diverse interrogazioni parlamentari contro la decisione di affidare alla Dhi l’Abbazia. “Via Bannon e i sovranisti dalla Certosa”, dice soddisfatto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Collaboreremo con il ministro Franceschini”, aggiunge, “per restituire ai cittadini questo luogo meraviglioso, che vogliamo diventi uno dei simboli della rinascita italiana”. Esulta anche il vescovo: “Ora la Certosa sia restituita alla gente, è un tesoro di tutti”.