Corsa al siero

Distribuzione “iniqua” vaccini per 6 Paesi, audizione EMA e OMS al PE

Alcune capitali meditano sulla richiesta d’estensione del portafoglio ‘antivirus’ Ue anche a Sputnik. Altre lamentano disparità nella distribuzione ai 27.

Distribuzione “iniqua” vaccini per 6 Paesi, audizione EMA e OMS al PE

Sono 6 i Governi che chiedono a Bruxelles di convocare un vertice speciale per affrontare la situazione relativa alla strategia vaccinale dell’Ue, con particolare rifermento ai criteri di allocazione delle dosi di farmaco anti-coronavirus tra gli Stati Membri. Per Austria, Repubblica Ceca, Slovenia, Bulgaria, Lettonia e Croazia, la distribuzione non è stata equa, evidenziando “enormi disparità”. Ma l’agenda dei 27 ha già fissato al 25 e 26 marzo un Consiglio europeo in cui affrontare i nodi del coordinamento della risposta alla pandemia e la situazione “vaccini”.

 

La lettera all'Ue sullo spazio autonomo di manovra

Il messaggio, che dà voce a tensioni crescenti in molte capitali del blocco, è arrivato a mezzo di una lettera indirizzata a Ursula Von der Leyen e a Charles Michel.

La scorsa settimana, era stato il Cancelliere Sebastian Kurz (a guida di un Paese annoverato tra i first mover che lavorano a nuove partnership “vaccinali” fuori dall’Europa) ad accusare che alcuni Paesi Ue abbiano firmato contratti “segreti” con le case farmaceutiche per accaparrarsi maggiori flussi di dosi. I Paesi Bassi hanno replicato, sentendosi quasi chiamati in causa, che comunque non è escluso che tutti i 27 possano ordinare vaccini dai produttori tramite accordi separati e non mediati da Bruxelles. Sempre sullo “spazio di manovra autonomo” e in risposta alle accuse di iniquità, la Commissione europea ha spiegato che spetta ai singoli Stati membri deciderne la distribuzione proporzionale. Se l’assegnazione non è usata, le dosi vengono automaticamente consegnate ad altri sistemi sanitari dell’Ue, in base alla popolazione nazionale.

 

La richiesta: Sputnik nella strategia Ue

Nello scenari in cui l’Agenzia europea del Farmaco (EMA) giungerà presto ad un verdetto favorevole alla validità ed efficacia del farmaco anti-covid19 “Made in Russia”, alcuni Paesi del blocco first mover, in primis l’Ungheria, stanno considerando di manifestare l’interesse a chiedere il formale inserimento del vaccino russo Sputnik V nella strategia anti-coronavirus dell’Unione europea. Ma Bruxelles, nel frattempo, non conferma - per il momento - l’intenzione di stipulare un contratto di pre-acquisto con la casa farmaceutica russa e mette in luce che, comunque, le dosi di Sputnik non solo sarebbero in ritardo, ma non disporrebbe nemmeno di capacità produttive per un’eventuale accelerazione.

 

All’Europarlamento: tripla audizione con EMA, ECDC e OMS

Sarà trasmessa in diretta streaming dal Parlamento europeo, questo pomeriggio, l’audizione organizzata per fare il punto sulle varianti del coronavirus e sull’efficacia dei vaccini attualmente coperti dai contratti siglati tra la Commissione europea e le big pharma. Ad aprire i talk, sono Marco Cavaleri, a capo della task force per l’emergenza covid-19 dell’EMA, Bruno Cianco, Direttore della Sezione di Sorveglianza dell’ECDC e Katherine O’Brien, in rappresentanza delle politiche vaccinali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA