EditorialiOpinioniAnalisiInchiesteIntervisteScenariFirme
crimine di stato

La cronologia dei mesi più duri della storia della Repubblica

Il rapimento di Aldo Moro e la strage della scorta, poi il 9 maggio a via Caetani, vicino alle sedi di Dc e Pci, il cadavere nella Renault 4 rossa

La cronologia dei mesi più duri della storia della Repubblica

16 marzo 1978: in via Mario Fani i brigatisti rossi rapiscono il presidente della Dc Aldo Moro. Quella mattina Moro avrebbe dovuto partecipare al dibattito sulla fiducia al quarto governo Andreotti.

Nella sparatoria vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.

 

Ecco le tappe della vicenda Moro.

 

18 marzo.  Le Brigate rosse fanno trovare il primo comunicato in una cabina telefonica, c’è una foto del presidente, nel volantino si legge che Moro è in una "prigione del popolo" perché responsabile "dei programmi controrivoluzionari della borghesia imperialista".

 

19 marzo. Papa Paolo VI lancia il primo appello ai rapitori di Moro.

 

21 marzo. Il governo approva il decreto antiterrorismo: 30 anni di carcere ai terroristi, l'ergastolo se muore l'ostaggio; la polizia ha il potere di fermare, interrogare e ascoltare le telefonate sospette. 

 

25 marzo. Le Brigate rosse fanno trovare il secondo comunicato:" è incominciato il "processo popolare" contro Moro.

 

29 marzo. "Sono sotto un dominio pieno e incontrollato dei terroristi". Le Br fanno trovare il terzo comunicato al ministro degli Interni Francesco Cossiga: Moro parla della possibilità di uno scambio.

 

30 marzo. La direzione della Democrazia adotta la "linea dura" ed esclude ogni trattativa.

 

2 aprile. Paolo V rivolge il secondo appello alle Brigate rosse.


4 aprile. La copia della lettera di Aldo Moro al segretario della Dc Benigno Zaccagnini è il quarto comunicato delle Br: "Caro Zaccagnini,scrivo a te, intendendo rivolgermi a Piccoli, Bartolomei, Galloni, Gaspari, Fanfani, Andreotti e Cossiga, ai quali tutti vorrai leggere la lettera e con i quali tutti vorrai assumere le responsabilità, che sono ad un tempo individuali e collettive. Parlo innanzitutto della D.C. alla quale si rivolgono accuse che riguardano tutti, ma che io sono chiamato a pagare con conseguenze che non è difficile immaginare. Moralmente sei tu ad essere al mio posto, dove materialmente sono io".

 

10 aprile. Il quinto comunicato è un'altra lettera del presidente della Dc dove sostiene l'ipotesi delle trattative e attacca Taviani.

 

15 aprile. Nel sesto comunicato le Br annunciano la fine del "processo popolare" e la sentenza di condanna a morte per Aldo Moro.

 

18 aprile. In via Gradoli 94, a Roma, viene scoperto un covo delle Br. Il settimo comunicato dice che Moro è stato ucciso e il suo corpo è stato gettato nel lago della Duchessa. Ma il volantino è falso.

 

20 aprile. Le Br fanno trovare il vero comunicato: "Scambio di prigionieri o lo uccidiamo".

 

22 aprile. Papa Paolo VI lancia il suo terzo appello: "Io scrivo a voi, uomini delle Brigate rosse...". Interviene anche il segretario dell'Onu Waldheim.

 

24 aprile. Nell'ottavo comunicato i brigatisti pongono  le condizioni per liberare Aldo Moro: il rilascio di alcuni brigatisti, tra cui Renato Curcio.

 

29 aprile. Moro scrive alla Dc: "Lo scambio è la sola via d'uscita".

 

30 aprile. Il presidente scrive ancora, questa volta si rivolge Giovanni Leone, ad Amintore Fanfani, a Bettino Craxi, e a Pietro Ingrao. Un brigatista telefona a casa della famiglia Moro, dice che per salvare la vita al prigioniero, Zaccagnini deve agire subito.

 

5 maggio. Andreotti conferma che con le Br non si tratta. Arriva il nono comunicato, c’è scritto: "Concludiamo la battaglia cominciata il 16 marzo eseguendo la sentenza a cui Aldo Moro è stato condannato".

 

7 maggio. Viene pubblicata la lettera di Aldo Moro alla moglie: "Mia dolcissima Noretta, dopo un momento di esilissimo ottimismo, dovuto forse ad un mio equivoco circa quel che mi si veniva dicendo, siamo ormai, credo, al momento conclusivo.Sono nelle mani di Dio e tue. Prega per me, ricordami soavemente. Carezza i piccoli dolcissimi, tutti. Che Iddio vi aiuti tutti. Un bacio di amore a tutti.

 

9 maggio. Alle 13.30, in via Caetani, tra i palazzi del Pci e della Dc, in una Reanault R4 rossa viene trovato il cadavere di Aldo Moro.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA