Campidoglio

Elezioni comunali, per Roma il candidato del Pd è Roberto Gualtieri

Calenda: “Ci confronteremo alle elezioni”. Ma la sfida dell’ex ministro è con la Raggi, almeno al primo turno. Da verificare alleanze con i partiti minori.

Elezioni comunali, per Roma il candidato del Pd è Roberto Gualtieri

Il Pd accelera e Roberto Gualtieri, ex ministro dell’Economia nel Conte II, è ora disponibile a candidarsi per i dem come sindaco di Roma. Dopo voci che davano come possibile candidato al Campidoglio il segretario dimissionario e attuale presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, si torna dunque all’ex titolare di via XX Settembre. Il cui nome era già circolato qualche settimana fa per la corsa a primo cittadino.

Parlamentare, tra i fondatori del Partito democratico, Gualtieri è laureato in Lettere ed è stato anche eurodeputato. Per dare il via definitivo alla sua candidatura mancherebbe solo l’ok del neo segretario, Enrico Letta.  Tra le prime reazioni alla notizia quella di Carlo Calenda, leader di Azione che ad ottobre ha deciso di correre per il Campidoglio sperando in una convergenza del centrosinistra su di lui. Segnali positivi in questa direzione non sono mai arrivati. “Mi sono candidato il 12 ottobre”, dice. “Ho ritenuto di avvertire l'allora segretario Zingaretti per cercare di tenere unito il centrosinistra. Per la stessa ragione abbiamo partecipato a un tavolo di coalizione sparito nel nulla. In questo lungo periodo ho lavorato sul programma. Abbiamo incontrato 500 associazioni di cittadini e analizzato i problemi di Roma quartiere per quartiere. Ora apprendiamo dai giornali, altro che tavoli e dialoghi, dell'imminente candidatura di Gualtieri. Appare evidente la scelta di rompere. Ci confronteremo alle elezioni”.

 

Quella di Calenda sarà, dunque, una corsa in solitaria. Ma molto probabilmente anche quella di Gualtieri. Almeno al primo turno, dando per scontato che la Raggi non si ritirerà. E che un accordo per costruire l’alleanza giallorossa sia estremamente improbabile, nonostante l’esperienza della Giunta del Lazio, dove il M5S è entrato in maggioranza accanto al Pd. Tuttavia, non è detto che non si riesca a costruire un fronte allargato ma con le forze più piccole del centrosinistra: Leu e Verdi.

Una prima apertura arriva da questi ultimi. “Confermiamo il nostro giudizio positivo sull'autorevole figura di Gualtieri, che sostenemmo già in occasione delle suppletive”, dichiara Guglielmo Calcerano, portavoce a Roma. “Ora però la coalizione di centrosinistra deve dire finalmente che idea di città vuole proporre agli elettori: la crisi pandemica e la crisi climatica, le nuove e le vecchie povertà', si sconfiggono con un programma chiaro”. C’è poi Demos, che alle europee ha corso con il simbolo del Pd, e che alle scorse elezioni regionali in diversi casi si è alleata con i Verdi. Per Roma ha però un suo candidato, il consigliere regionale Paolo Ciani. 

In attesa che arrivi la conferma ufficiale per Gualtieri c’è anche chi nel Pd non esclude il ricorso alle primarie. Anche se l’emergenza covid renderebbe difficile l’espletamento delle operazioni di voto. Di certo c’è che finalmente la partita delle comunali si sta sbloccando. Ricordiamo che alle prossime amministrative saranno chiamati al voto milioni di cittadini per eleggere i sindaci delle più grandi città italiane – oltre a Roma, anche Milano, Napoli e Torino – e di più di mille comuni.

 

Dal centrodestra, intanto, nessun segnale sulla capitale. Pare persista il disaccordo tra Fratelli d’Italia e Lega sulla scelta finale. Salvini spingerebbe per Bertolaso, ma la Meloni sarebbe contraria. Con la candidatura di Gualtieri da parte del Pd è chiaro che nel fronte avverso si cercherà un papabile di spicco. Oltre a quello dell’ex capo della Protezione civile per il momento non circolano però nomi conosciuti. 

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