Maggioranza divisa

Nodo condono 2021: no di Leu, Pd, Italia Viva a misura erga omnes

Nodo condono ancora da sciogliere a poche ore dall’approvazione del decreto Sostegni da 32 mld. Sì di Lega Forza Italia e M5s, no di Leu, Pd e Italia Viva

Nodo condono 2021: no di Leu, Pd, Italia Viva a misura erga omnes

Non si è ancora trovata la quadra sulla pace fiscale 2021, con il nodo condono che divide ancora la maggioranza di governo a pochissime ore dall’approvazione del decreto Sostegni.  

 

Nessun problema invece sulla rottamazione quater e sulla proroga delle scadenze fiscali, con il testo che dovrebbe varare nel pomeriggio una ripresa dell’attività di notifica delle cartelle esattoriali bloccate nel 2020-2021 a partire da maggio e uno slittamento delle scadenze dei pagamenti delle rate della rottamazione ter e saldo e stralcio al secondo semestre dell’anno, misure che comporterebbero un minor gettito pari a 1,3 miliardi di euro circa.

 

Decreto Sostegni al via: resta nodo condono cartelle esattoriali da sciogliere

Nelle ultimissime ore prima dell’approvazione del decreto Sostegni, il primo sui ristori dell’era Draghi, è rimasto solo un nodo da sciogliere: quello del condono delle cartelle esattoriali.

 

Da giorni il leader della Lega Matteo Salvini e il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon parlano dello stralcio di 61,5 milioni di cartelle esattoriali fino a 5 mila euro riferite al periodo 2000 -2015, per tutti e non solo per i soggetti in difficoltà mentre la viceministra dell’Economia Castelli puntualizza che non sarà un condono ma solo la cancellazione dei debiti inesigibili riferiti a soggetti falliti, nullatenenti o deceduti per migliorare l’efficienza della Riscossione.

 

Condono 2021: la Lega non molla la presa trovando appoggio in Forza Italia e M5s

È imprescindibile che nel decreto (Sostegni) ci sia la pace fiscale: la rottamazione di decine di milioni di cartelle vecchie, che sarebbero la morte per milioni di famiglie”, ha dichiarato Salvini riassumendo il pensiero sul condono di tutta la Lega e del centrodestra puntando ad innalzare il tetto massimo delle cartelle da stralciare a 10 mila euro.

 

Più o meno dalla stessa parte anche Forza Italia e il Movimento 5 Stelle mentre Leu ha dichiarato più volte di essere contraria ad un vero e proprio condono indiscriminato. “Un provvedimento del genere non può essere erga omnes, senza distinzioni tra le cartelle davvero non esigibili e chi invece ne approfitterebbe”, ha tuonato la capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris.

 

Concorda il Partito democratico con l’ex viceministro dell’Economia e politico del Pd Antonio Misiani turbato dal fatto che “si condonino multe a chi non ne ha bisogno”.

 

Contrario ad un condono generalizzato anche Luigi Marattin, deputato di Italia Viva: “vogliamo la cancellazione di tutti i crediti ormai inesigibili (che sono solo un costo) e in più una misura specifica di agevolazione per i soggetti molto danneggiati dalla pandemia”.

 

Previsto in mattinata un nuovo vertice politico per arrivare alla soluzione del problema, con l’obiettivo di arrivare in Consiglio dei Ministri con una misura che possa mettere d’accordo un po’ tutti.

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