Il punto sull’emergenza

Draghi-Regioni: incontro sul decreto aprile. ANM: vaccini prima a noi

Scontro tra Bonaccini e De Luca su Sputnik. Liguria, via alle vaccinazioni in farmacia, a Treviso si sperimenta la somministrazione senza prenotazione

Draghi-Regioni: incontro sul decreto aprile. ANM: vaccini prima a noi

E’ in programma oggi pomeriggio l’incontro tra il premier, Mario Draghi, e i Presidenti di Regione per definire le misure fino a fine aprile.

Il nuovo decreto dovrebbe essere pronto mercoledì, ma ci sono già alcune indicazioni: niente zone gialle fino al 30 aprile, quando presumubilmente sarà rinnovato lo stato d'emergenza; riapertura delle scuole anche in zona rossa fino alla prima media (stop alla Dad in arancione fino alla terza media e al 50% alle superiori). Probabile conferma dello stop agli spostamenti tra Regioni; niente visite a parenti o amici in zona rossa; possibili aperture, invece, per bar e ristoranti a pranzo.

Infine, sì alle seconde case anche in zona rossa, purché di proprietà (o in un affitto precedente al 14 gennaio) e in assenza di divieti regionali ai non residenti.

 

I magistrati “vogliono” il vaccino

Senza vaccini è a rischio la funzionalità del comparto giustizia: a lanciare l'allarme è l'Associazione Nazionale Magistrati, che invoca l'inserimento nelle categorie con priorità di somministrazione: "Il nuovo Piano strategico vaccinale, modificando le Linee Guida approvate dal Parlamento nel dicembre 2020, non prevede più, tra i gruppi target di popolazione cui offrire il vaccino in via prioritaria, i lavoratori del comparto giustizia. Il Governo considera, dunque, il servizio giustizia con carattere di minore priorità rispetto ad altri servizi essenziali già sottoposti a vaccinazione". Per l'Anm si sottovaluta "l’essenziale ed improcrastinabile servizio giustizia" e si rende impossibile ridurre i "tempi dei processi".

 

Obbligo vaccinazione medici e scudo penale

Per il settore sanitario, invece, nel nuovo decreto arriverebbe l'obbligo di vaccinarsi per medici e infermieri a contatto con il pubblico; per chi si rifiutasse sono previste mansioni alternative o sanzioni, fino al licenziamento nei casi più gravi. Allo studio anche uno 'scudo penale' per chi somministra le dosi limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave. Potrebbe arrivare anche l'ampliamento degli indennizzi per chi subisce lesioni permanenti in seguito alla vaccinazione.

 

Sputnik, scontro Bonaccini-De Luca

"Nessuna Regione italiana può acquistare i vaccini per conto proprio, per come stanno le regole oggi, se le regole cambieranno vedremo. Sicuramente nessuna Regione può acquistare vaccini senza l'autorizzazione degli enti regolatori che vigilano su sicurezza ed efficacia". Così Stefano Bonaccini, governatore Pd dell'Emilia-Romagna e Presidente della Conferenza delle Regioni, dopo l’iniziativa della Regione Campania intenzionata a siglare un accordo con il fondo russo che produce il vaccino Sputnik.

 

Vaccini in farmacia, parte la Liguria

Sono 52 le farmacie della Liguria in cui ci si potrà vaccinare: prenotazioni possibili già da ieri per la fascia 75-79 alle 13 sul portale (www.prenotovaccino.regione.liguria.it) o da oggi, lunedì 29 marzo, nelle farmacie. Per la fascia 70-74 anni le prenotazioni saranno possibili invece a partire dalle 23 di lunedì 29 marzo sul portale e da martedì 30 marzo direttamente in farmacia. Il siero offerto è AstraZeneca, somministrato da un medico, con l’assistenza amministrativa di un farmacista. A Treviso, invece, si sperimenta la vaccinazione senza prenotazione, con i soggetti nati nel 1936 e invitati a presentarsi tutti nello stesso giorno, con orari diversi in base alla data di nascita (mese e giorno).

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