
Al via il 1° luglio 2021 l’assegno unico per i figli a carico, primo vero sostegno alla genitorialità e alla famiglia del più ampio piano chiamato Family Act.
La ministra Bonetti tranquillizza le famiglie italiane dichiarando che nessuno perderà un euro, ricordando che l’assegno universale spetta dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del figlio (18 se non studia) e che per le famiglie con figli più grandi ci saranno delle detrazioni fiscali.
Per fare tutto questo bisognerà aumentare il budget e stanziare qualcosa in più rispetto ai 20 miliardi di euro previsti sinora.
Assegno unico fino a 21 anni. Bonetti: detrazioni fiscali per figli più grandi
Cresce l’attesa per l’assegno unico per i figli a carico, misura del Family Act che dovrebbe partire il 1° luglio 2021 con l’obiettivo di accorpare tutti i bonus dedicati alla famiglia in uno solo. Oggi il Senato vota l'ok definitivo alla misura mentre entro l'estate dovranno essere varati i decreti attuativi.
La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha tranquillizzato gli italiani sulle voci di una possibile beffa per i lavoratori dipendenti, assicurando che nessun nucleo familiare perderà un euro con l’introduzione dell’assegno universale.
Ai 20 miliardi di euro già stanziati, infatti, potrebbero aggiungersi altre risorse, sostenendo che “l’assegno unico o universale arriva ai 21 anni, ma molte famiglie hanno figli più grandi e hanno delle detrazioni fiscali per loro. Faremo una norma transitoria in attesa dell'approvazione del Family act per chi ha figli con più di 21 anni. Le famiglie italiane devono stare tranquille, non ci perderanno”.
Stanziati 20 miliardi per l’assegno unico 2021 ma le risorse potrebbero aumentare
La data di partenza dell’assegno unico fissata al 1° luglio 2021 è stata recentemente confermata anche dal premier Mario Draghi, che ha parlato di un importo pari a circa 250 euro a figlio.
I conti così non tornano, considerati i 20 miliardi a disposizione l’assegno per i figli a carico risulterebbe molto più basso.
"Il presidente Draghi - ha spiegato la Bonetti - ha dato un'indicazione di circa 200-250 euro per ciascun figlio, ma parliamo anche di una modulazione rispetto al reddito: i calcoli precisi li stiamo facendo al Mef. Ci sono 20 miliardi che sono stati già stanziati, e dobbiamo ragionare anche se, dato che c'è stato un peggioramento delle condizioni economiche dei nuclei famigliari, non ci sia bisogno, anche in questo momento transitorio, di aumentare quelle risorse".
L'assegno unico sarà "per tutti, ma ovviamente la quota sarà maggiorata in base al reddito, quindi le famiglie meno abbienti riceveranno di più e le più ricche avranno solo una quota base", ha specificato la ministra.