
Sono circa 36 milioni gli italiani vittime dell’ultima azione di hacker informatici su Facebook, di cui sono stati “rubati” migliaia di dati personali. Complessivamente sono stati interessati 533 milioni di utenti, registrati in 106 Paesi nel mondo, le cui informazioni sono disponibili in rete. Per quanto riguarda gli italiani, si tratta del 90% delle persone che nel nostro Paese utilizza il social network di Mark Zuckerberg.
Ma di che informazioni sono entrati in possesso gli hacker? Per lo più si tratta di numeri di telefono e in alcuni casi nome e cognome, data di nascita e indirizzo di posta elettronica. Ma sul caso è intervenuto anche il Garante per la Privacy, che ha chiesto al social di rendere immediatamente disponibile un servizio che consenta a tutti gli utenti italiani di verificare se la propria numerazione telefonica o il proprio indirizzo mail siano stati “hackerati”. Il Garante ha anche fornito alcune indicazioni utili per capire se il proprio account Facebook è stato violato.
Come capire se si è tra le vittime
L’intervento del Garante è arrivato dopo l’azione dei pirati informatici, che ha riguardato anche numerosi utenti italiani, il cui "numero di telefono potrebbe essere utilizzato per una serie di condotte illecite, che vanno da chiamate e messaggi indesiderati sino a serie minacce come il cosiddetto SIM swapping”. Come spiegato dal Garante, si tratta di “una tecnica di attacco che consente di avere accesso al numero di telefono del legittimo proprietario e violare determinate tipologie di servizi online che usano proprio il numero di telefono come sistema di autenticazione".
Un campanello d’allarme, sempre secondo le indicazioni dell’Autorità, riguarda possibili anomalie nel funzionamento dell’utenza telefonica: per esempio, nel caso in cui ci fosse un’improvvisa assenza di campo in luoghi dove normalmente il cellulare ha una buona ricezione, bisognerebbe insospettirsi. In questo caso è "importante contattare immediatamente il call center del proprio operatore telefonico per verificare le ragioni del problema e, in particolare, per verificare che terzi, fingendosi noi, non abbiano chiesto e ottenuto un trasferimento della nostra numerazione su un'altra Sim". Il Garante esorta anche a diffidare da “eventuali messaggi di testo provenienti dal numero di telefono di persone che conosciamo, con i quali vengano chiesti soldi, aiuto o dati personali" perché potrebbe trattarsi di una truffa.
Un servizio specifico
Un altro servizio utile per verificare se il proprio indirizzo mail è stato violato, invece, arriva da Have I Been Pwned. Come spiega Wired, il sito (gratuito) permette di sapere il numero delle volte in cui l’account “compare nell’archivio delle violazioni: non è una conferma al 100% di essere vittime dell’hacking di Facebook, ma un buon indicatore a cui attenersi”. “Se inserendo il proprio indirizzo email Have I Been Pwned dirà che quest’ultimo è comparso in qualche violazione, il consiglio di Wired è quello di cambiare le password a esso collegate (senza utilizzare sempre la stessa) e abilitare l’autenticazione a due fattori laddove possibile”.