Vaccini - Il punto

AstraZeneca, insegnanti: stop alla prima dose. Ue lancia un ultimatum

Da oggi Johnson & Johnson in Europa. Italia in plateau coi contagi e domani più studenti a scuola. Aumentano le fasce arancioni, preoccupa la Germania

AstraZeneca, insegnanti: stop alla prima dose. Ue lancia un ultimatum

Sarà un incontro, previsto per le prossime ore (forse già oggi) al ministero dell’Istruzione, a decidere la linea da tenere sul fronte delle vaccinazioni al personale scolastico.

A far discutere, infatti, sono le indicazioni della circolare del commissario all’emergenza sanitaria, il generale Figliuolo, che dà priorità agli anziani e ai soggetti fragili, come disabili o malati oncologici e cardiopatici gravi, nella somministrazione delle dosi.

Il primo effetto pratico, infatti, è la sospensione delle vaccinazioni per gli insegnanti under 60 che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Secondo i calcoli de La Tecnica della Scuola, si tratterebbe del 20% del personale docente e ATA.

Non cambierà nulla, invece, per chi ha ricevuto la prima dose, perché potrà fare il richiamo prefissato. Tra il corpo docenti, però, si è creato il caos e vengono chieste rassicurazioni sulla protezione in classe.

 

Ritorno a scuola in sicurezza

Intanto domani, 12 aprile, torneranno in classe circa 8 studenti su 10, con il passaggio di alcune Regioni da zona rossa ad arancione. L’obiettivo del Governo Draghi è permettere almeno un mese di frequenza in presenza entro la fine dell’anno scolastico. I più penalizzati restano i ragazzi delle superiori che rimarranno in Dad in percentuale tra il 50% e il 75%, perché più abili e autonomi col digitale.

 

Lettera di Bruxelles ad AstraZeneca

Intanto, dopo le nuove disposizioni per la somministrazione di AstraZeneca, raccomandato agli over 60 dopo l’intervento di Ema, i vertici europei avrebbero inviato una lettera-ultimatum all’azienda farmaceutica. Secondo l’esclusiva del Corriere della Sera, Bruxelles accusa AstraZeneca di aver “violato il contratto”. L’intimazione dei legali sarebbe stata inviata il 19 marzo e “scadeva due giorni fa. L’avvertimento lascia pensare a una richiesta di danni al gruppo anglo-svedese”, riferisce il Corriere, secondo cui AstraZeneca viene esortata a “porre rimedio ai ritardi”, pena conseguenze legali.

 

Italia in plateau coi contagi, Germania pronta a nuove restrizioni

Con 17.567 casi nelle ultime 24 ore e 500 ricoveri in meno, l’Italia sembra assestarsi in una condizione di plateau, con una stabilizzazione dei contagi. L’obiettivo del piano vaccinale è ora quello di immunizzare tutti gli over 80 entro aprile, per poter pensare a riaperture progressive da maggio. Un aiuto potrebbe arrivare da Johnson & Johnson, che arriva oggi in Europa e in Italia dovrebbe essere distribuito da metà della prossima settimana.  

Stesso intento anche in Germania, dove le vaccinazioni hanno superato le 600mila al giorno, ma preoccupano i contagi. Martedì la Cancelliera Angela Merkel dovrebbe presentare un piano che riduce l’autonomia delle Regioni, imponendo misure restrittive identiche in tutto il Paese, come coprifuoco e chiusura delle attività non essenziali. In caso di superamento dei 100 contagi ogni 100mila abitanti scatterebbero ulteriori strette, come la chiusura delle scuole.

 

San Marino riapre (grazie a Sputnik)

Intanto da lunedì 12 aprile a San Marino riaprono le attività, compresi bar e ristoranti, anche di sera. Dal 26 aprile, poi, sparirà il coprifuoco e dovrebbero riprendere le programmazioni in cinema e teatri. Nel piccolo stato, infatti, sono stati vaccinati 15mila abitanti su 36mila, utilizzando il siero russo Sputnik, che potrebbe essere acquistato presto anche dalla Germania.

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