Lotta al covid19

Von der Leyen: Ue negozia accordo con Pfizer per nuove dosi di vaccini

Dopo l’annuncio dei ritardi di J&J e gli stop ad AstraZeneca in Danimarca e Germania, la Commissione avvia un terzo contratto con la BioNtech-Pfizer.

Von der Leyen: Ue negozia accordo con Pfizer per nuove dosi di vaccini

La Presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, ha annunciato oggi che sono in corso trattative per un nuovo accordo con la Pfizer per la produzione e consegna di 50 milioni di dosi aggiuntive che la casa farmaceutica in partnership con la BioNtech invierà agli Stati membri. Le fiale antivirus saranno distribuite sulla base della popolazione durante il secondo trimestre 2021, a partire dal mese già in corso.

Come possiamo vedere dall’annuncio di Johnson & Johnson di ieri, ci sono ancora produttori in grado di far deragliare i piani delle consegne. Ecco perché è importante agire rapidamente e adeguarsi”, ha chiarito la Presidente, spiegando come l’Ue stia facendo “tutto il possibile per sostenere la campagna vaccinale e per aumentare le forniture nei prossimi mesi”.

 

Puntare sui vaccini mRNA

I vaccini mRna sono tecnologie che hanno dimostrato il loro valore”, ha detto Ursula Von der Leyen informando che l’accordo con Pfizer-BioNTech coprirà dosi aggiuntive per 1,8 miliardi nel biennio 2022-2023. Ha poi ricordato che, dato che le politiche di determinazione del portafoglio vaccini europei sono in continuo divenire (come pure gli aggiornamenti sulla situazione epidemiologica), non si esclude l’ipotesi di altri contratti futuri.

Le vaccinazioni intanto vanno avanti. La Von der Leyen ha detto che, a ieri, sono state state somministrate “100 milioni di vaccini. Tra queste iniezioni, “più di un quarto sono seconde dosi”, ha precisato.

 

Danimarca sospende AstraZeneca, in Germania stop agli under60

Quasi in parallelo all’arrivo della notizia di uno stop precauzionale al vaccino prodotto da Johnson & Johnson dopo la segnalazione di casi rari e le altre reazioni avverse, la Danimarca ha sospeso a partire da oggi (e completamente, per tutte le fasce di età) la somministrazione dell’antivirus di AstraZeneca. Decisione che ritarderà il programma vaccinale di alcuni settimane. La scorsa settimana, l’EMA aveva ammesso possibili legami tra il vaccino della società anglo-svedese e i casi rari di trombosi rilevati in persone cui era stato somministrato. Tuttavia, non dava disposizioni, né raccomandazioni per uno stop ad AstraZeneca. La Danimarca era stato il primo sistema sanitario a sospenderne le inoculazioni. Il timore di avere nuovi rischi di trombosi ha messo ora in pausa anche il vaccino Johnson & Johnson.

 

Intanto in Germania, si è deciso per il NO alla seconda dose con AstraZeneca agli under60 (circa 2,2 milioni di persone) che hanno già ricevuto una prima dose prodotta dalla società stessa. Il richiamo sarà quindi fatto con un vaccino diverso. L’indicazione è stata emanata dopo un accordo fra gli Assessori regionali alla Salute ed il Ministero competente, in conformità a quanto raccomandato dalla Stiko, la Commissione speciale per i vaccini. Dopo l’interruzione temporanea delle inoculazioni per poter verificare i casi rari di trombosi, i tedeschi avevano ripreso le vaccinazioni con AstraZeneca solo per gli over60.

 

Andamento contagi: i dati dell’OMS

Salgono ad oltre 567.000 i nuovi contagi da coronavirus nel mondo, nella giornata di ieri, come annunciato dal bollettino quotidiano sull’emergenza pandemica dell’OMS. I dati sono stati raccolti nelle 24 ore tra le 16 di lunedì e la stessa ora di ieri, momento in cui risultavano 136.291.128 contagi totali e 2.941.128 decessi dalla comparsa della malattia con un incremento giornaliero di 567.849 infezioni nonché di 9.521 casi letali. Il Sudest asiatico dopo diverso tempo è tornato a registrare i contagi giornalieri più elevati (con dati dall’India in aumento). Seguono l’Europa (159.163) e il Nord America e l’America del Sud.

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