Vaccini - Il punto

Breton: “All’Italia 54 milioni di vaccini”. Domani Ema decide su J&J

Il Commissario europeo su AstraZeneca: “In dubbio il contratto da giugno. Niente è definitivo”. “Il passaporto sanitario UE entro a metà o fine giugno”

Breton: “All’Italia 54 milioni di vaccini”. Domani Ema decide su J&J

L’Italia riceverà nei prossimi tre mesi dalla Ue 54 milioni di vaccini dei quattro finora approvati dall'Ema, cioè tre volte di più di quelli ricevuti finora". A dirlo è stato il Commissario europeo per il Mercato interno e i servizi, con delega sui vaccini, Thierry Breton, intervenendo al programma tv Che tempo che fa.

"Ciò - ha spiegato Breton - permetterà di arrivare a vaccinare il 70% degli adulti entro luglio. E' importante che tutti si vaccinino. Solo dopo potremo liberarci dal virus".

Breton ha parlato anche del passaporto sanitario europeo, o Green Pass, e del vaccino AstraZeneca, per il quale il contratto potrebbe non essere rinnovato, una volta andato in scadenza a giugno. A pesare sono soprattutto i ritardi nelle forniture. Nessuna preclusione, invece, per Sputnik, anche se i tempi sono ancora lunghi. Intanto domani l’Ema si pronuncerà sul siero Johnson & Johnson, dopo la sospensione per alcuni casi di trombosi negli Usa. Il punto.

 

Breton: “In Italia presto più dosi del previsto”

“Nei prossimi tre mesi arriveranno 54 milioni di dosi per l'Italia, ben 6 milioni in più di quelle previste. Non sono solo Pfizer, ma di tutto il portfolio, si tratta più di tre volte di quello ricevuto nel primo trimestre. C'è una fase di accelerazione. E' importante farsi vaccinare perché solo dopo si arresterà l'epidemia" ha spiegato Thierry Breton. Le parole del Commissario UE arrivano a poche ore dalla consegna di nuove dosi del vaccino Moderna, giunte sabato a Pratica di Mare e distribuite nelle prossime ore. Breton, poi, ha parlato anche della possibilità di non rinnovare il contratto europeo di fornitura con AstraZeneca.

 

AstraZeneca, l’Europa pronta a sospendere il contratto

"Ad agosto 2020 non sapevamo il funzionamento del vaccino e abbiamo sottoscritto un contratto importante con AstraZeneca e poi Pfizer, Moderna e Sanofi. Abbiamo ricevuto 106 proposte e ne abbiamo scelte 6. Spero che presto sia disponibile anche il Sanofi. Con gli inglesi abbiamo sottoscritto un contratto importante con AstraZeneca, dovevano consegnare 100 milioni di dosi nel primo trimestre, poi 180 milioni, invece ci hanno dato solo il 30%”. Per il Commissario Breton la conseguenza è che il rinnovo del contratto, in scadenza il 30 giugno, non è affatto scontato: “Di fatto non si è deciso nulla sul contratto AstraZeneca, si vedrà, ma ci sarà attenzione per quello che è successo fino a questo momento".

 

Passaporto sanitario Ue da giugno

Mentre anche in Italia si parla di un lasciapassare che consenta gli spostamenti dal 26 aprile su tutto il territorio nazionale, comprese le fasce di colore diverso, Breton indica una data per il passaporto sanitario UE: "Vogliamo creare questo passaporto digitale verde da metà giugno in concomitanza con l'aumento delle persone vaccinate e deve essere un numero significativo. L'obiettivo della Commissione è avere sufficienti vaccini al 15 luglio in modo tale che più del 70% della popolazione adulta abbia ricevuto anche la seconda dose. Con questa soglia possiamo creare questo certificato" ha spiegato Breton, aggiungendo: "E' importante che le persone capiscano che sul certificato ci sarà indicazione dello stato della patologia, se è stato vaccinato o se è portatore di un anticorpo se ha avuto la malattia. Se la persona non appartiene ai primi due casi, dovrà fare un test molecolare prima di prendere un aereo o vedere una partita o andare a teatro. Sul certificato ci sarà indicazione del test negativo. Sarà un certificato volontario e non obbligatorio. Se avremo più del 70% della popolazione vaccinata entro l'estate, il pass sarà molto importante per riaprire i luoghi pubblici e per i mezzi di trasporto e per ricominciare una vita normale. Ma vanno sempre rispettate le regole perché la vaccinazione non è obbligatoria anche se io la incoraggio".

 

Domani Ema decide su Johnson & Johnson

Intanto domani l’Ema, l’agenza europea del farmaco, deciderà sul vaccino Johnson & Johnson, sospeso anche in Europa dopo alcuni casi di rare trombosi negli Usa, dove è stato già somministrato a circa 7 milioni di persone. E’ molto probabile che il siero di Janssen ottenga un nuovo via libera, ma probabilmente con una raccomandazione relativa all’età (over 60) per la somministrazione.

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