Vaccini, oggi Ema decide sulla seconda dose del siero AstraZeneca
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Il Regno Unito ha superato quota 10 milioni di richiami, mentre sono 43 milioni le dosi di vaccino anti Covid somministrate finora. A una settimana dall’inizio delle riaperture, si registra anche un nuovo minimo di decessi: solo 4 nelle ultime 24 ore censite, con una riduzione dei nuovi contagi di altre 3.000 unità su oltre 1,6 milioni di test e un numero di ricoveri totali in ospedali ridotti a circa 2.000.
Il ministro della Sanità, Matt Hancock, è intervenuto illustrando la situazione davanti alla Camera dei Comuni e definendo i 10 milioni di richiami "una pietra miliare" e "incredibile" il fatto che "il 94% degli over 50" del Regno abbia accettato il vaccino.
Il Regno Unito sta iniziando ora a somministrazione il siero ai 40enni. Viene utilizzato AstraZeneca, su cui l’Ema si pronuncerà venerdì per quanto riguarda la seconda dose, dando indicazioni se proseguire con lo stesso vaccino o se ricorrere ad altri.
Intanto sempre l’Ema deciderà oggi sul vaccino Johnson & Johnson, sospeso dopo i rari casi di trombosi registrati negli Stati Uniti. Proprio negli Usa, invece, la Food and Drug Administration, l’ente regolatore dei farmaci americano, si pronuncerà probabilmente venerdì, come annunciato dal virologo Anthony Fauci.
Ema, attesa la decisione
Stando alle indiscrezioni, l’ente regolatore potrebbe inserire l’avvertenza dei rischi legati alle trombosi, dopo i casi sospetti negli Stati Uniti, ma confermando che i benefici restano superiori ai rischi. Anche in Italia Aifa potrebbe seguire le indicazioni e il ministero della Salute, che riunirà oggi i propri tecnici, potrebbe decidere una raccomandazione del vaccino Johnson & Johnson per gli over 60, sulla scia di quanto già avvenuto con AstraZeneca. L’Ema si pronuncerà venerdì anche sulla seconda dose del siero anglo-svedese, mentre nei prossimi giorni l’ente regolatore europeo aggiornerà l’efficacia del Remdesivir per il trattamento del Covid.
Usa, stop agli spostamenti nei paesi di “massima allerta”
Il Dipartimento di Stato americano si prepara ad aggiornare le sue indicazioni per i viaggi, in linea con le indicazioni dei Centers For Disease Control and Prevention per il Covid. Secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg, gli Usa includeranno al livello 4, quello di massima allerta, l'80% dei paesi del mondo.