
La Commissione europea ha adottato un pacchetto ambizioso e completo di misure per contribuire a migliorare il flusso di liquidità verso attività sostenibili nei 27 sistemi economici dell’Ue.
Una strategia pensata per consentire agli investitori di riorientare i capitali verso tecnologie e imprese e progetti rispettosi dell’ambiente e di rafforzare il peso della corporate social responsibility (CSR) su scelte aziendali che perseguano i target di neutralità climatica entro il 2050. Diventare leader mondiale nella definizione di standard per la finanza sostenibile è per Bruxelles un obiettivo prioritario nonostante il perdurare della pandemia.
Accordo politico sul testo
Alla vigilia dell'Earth Day, le nuove norme previste dal pacchetto sono state presentate dal Vice-Presidente esecutivo Valdis Dombrovskis e Mairead McGuinness, Commissaria per la Stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali. Sono il frutto dell’intesa raggiunta dal Collegio dei Commissari sul testo di un Atto delegato per la tassonomia del clima che illustra quali sono le attività economiche che contribuiscono maggiormente al raggiungimento degli obiettivi ambientali globali. L’atto sarà adottato formalmente alla fine di maggio.
Imprese quotate e PMI: la Direttiva
La tassonomia Ue comprende poi la proposta di Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD), uno strumento con cui si punta a migliorare il flusso di informazioni sulla sostenibilità nel mondo aziendale. Questo sistema dovrebbe far sì che le società finanziarie, gli investitori e il pubblico possano utilizzare informazioni affidabili e comparabili tra loro sulla sostenibilità delle attività produttive o dei servizi, sia a livello di impatto ambientale che sui diritti umani.
La Direttiva si applicherà a tutte le grandi aziende e società quotate in modo da coprire una serie di standard specifici che interessano circa 50.000 imprese europee. L’aumento è un sostanziale se si considera che il numero di attuali aziende sotto poste a tale regime e con questi requisiti sono circa 11.000. Quanto alle PMI, la Commissione ha stabilito standard separati e semplificati: l’adozione rimane infatti volontaria per le società non quotate.
Il Regolamento comprende 13 settori tra cui l’energia, la silvicoltura, l'industria, i trasporti e l’edilizia. Copre le attività economiche di circa il 40% delle società quotate, in settori responsabili di quasi l’80% delle emissioni dirette di gas a effetto serra in Europa. L’insieme di norme che definiscono la tassonomia dell’Ue sugli investimenti verdi (nata per creare uno standard internazionale per la finanza sostenibile), evolverà nel tempo e i suoi criteri saranno soggetti a revisione periodica. I criteri si basano sul parere scientifico del Gruppo di esperti tecnici (TEG) sulla finanza sostenibile e sono stati definiti in seguito alla consultazione dei portatori di interessi e a discussioni ai tavoli del trilogo Ue.
Infine, sono stati pubblicati una Comunicazione della Commissione sulla tassonomia dell’UE e sei Atti delegati di modifica sui doveri fiduciari, sugli investimenti e sulla consulenza assicurativa a garanzia che le società finanziarie (come i consulenti, i gestori patrimoniali o assicuratori) includano la sostenibilità nelle loro procedure e nelle consulenze ai clienti in materia di investimenti. Gli atti delegati sulla consulenza in materia di investimenti e assicurazioni, sui doveri fiduciari e sul governo e controllo dei prodotti saranno esaminati dal Parlamento europeo e dal Consiglio e dovrebbero applicarsi a partire da ottobre 2022.
Gas e nucleare: due “questioni” a parte
Al momento l’Unione europea non si è ancora pronuncia sulla tassonomia di sostenibilità relativa a al gas e al nucleare. I due dossier, infatti, verranno trattati separatamente tramite una proposta legislativa ad hoc la cui presentazione è in agenda per giugno.