Semestre di Presidenza Ue

È il Portogallo ad inviare a Bruxelles il primo Recovery Plan completo

Le 332 pagine del “Recuperar Portugal” del Governo di Lisbona sono ufficialmente sul tavolo della Commissione Ue per accedere al maxi-fondo per la ripresa.

È il Portogallo ad inviare a Bruxelles il primo Recovery Plan completo

Accolgo con favore il Piano di ripresa e resilienza del Portogallo come il primo presentato ufficialmente alla Commissione”, si legge in una nota diffusa questa mattina da Ursula Von der Leyen, Presidente dell’Esecutivo Ue. “La presentazione segna l'inizio di una nuova fase nel processo di implementazione dello strumento (NextGenerationEU)”, ha aggiunto.

 

Lisbona arriva prima

Ursula Von der Leyen ha informato che il documento per accedere al Recovery Fund, pubblicato in versione integrale anche sul sito della Commissione, si concentra su resilienza, clima e transizioni digitale. Il Piano comprende misure e progetti nel campo dell’edilizia sociale, dell’efficienza energetica e della scuola digitale, coprendo l’intera durata del RRF fino al 2026. Il piano propone interventi in 6 delle 7 aree faro indicate da Bruxelles. Sulle scadenze, ha specificato che l’obiettivo di Bruxelles resta quello di adottare tutti i piani entro l’estate. “Per poter effettuare i primi pagamenti, è necessario che tutti gli Stati membri abbiano approvato la decisione sulle risorse proprie, ha ricordato la Von der Leyen.

 

 

“Recuperar Portugal”: verso il pre-finanziamento del 13%

Abbreviato con il titolo “Recuperar Portugal”, il Piano è il primo documento completo (circa 332 pagine inclusi gli allegati) presentato ufficialmente alla Commissione Ue attraverso l’apposita piattaforma informatica. La prima bozza era stata consegnata il 15 ottobre. Dopo il periodo di interazione tra le autorità portoghesi e la Commissione, la nuova versione del Piano è stata sottoposta a consultazione pubblica. Il fatto che il Portogallo stia detenendo l’attuale semestre di Presidenza all’Ue può senz’altro aver avuto il suo peso nella buona riuscita delle politiche di preparazione alla ripresa.

Il Piano definisce le riforme e i progetti di investimento pubblico che il Portogallo attuerà con il sostegno del Recovery and Resilience Facility (RRF), fulcro del NextGenerationEU, per accedere fino a 672,5 miliardi di euro con cui sostenere investimenti e riforme (a prezzi 2018). Il RFF si suddivide in sovvenzioni per un totale di 312,5 miliardi di euro e 360 miliardi di euro in prestiti. L'assegnazione delle sovvenzioni a prezzi correnti per il Portogallo prevede un totale di 13,9 miliardi di euro e prestiti per 2,7 miliardi di euro.

 

Prossimi step in Ue: tempi di valutazione e approvazione

La Commissione valuterà il Piano entro due mesi sulla base degli 11 criteri stabiliti nel Regolamento e ne tradurrà il contenuto in atti giuridicamente vincolanti. Ci sarà anche un riesame su come il piano contribuisca ad affrontare efficacemente tutte o parte delle sfide individuate nelle pertinenti Raccomandazioni specifiche emesse per ogni Stato membro nel contesto del Semestre europeo. Il piano sarà valido se destina almeno il 37% della spesa al sostegno degli obiettivi climatici e il 20% alla transizione digitale.

Su input della Commissione, il Consiglio avrà 4 settimane per adottare la proposta della Commissione. L’approvazione da parte del Consiglio spianerebbe la strada all’erogazione di un pre-finanziamento del 13% sul mix di sovvenzioni e prestiti, solo se entra in vigore la decisione sulle risorse proprie che, come ha ricordato anche Valdis Dombrovkis, deve essere approvata da tutti i Paesi.

 

 

Germania, Recovery: Corte costituzionale respinge il ricorso

Sempre riguardo ai progressi dei piani di ripresa, ci sono state alcune reazioni ieri a Bruxelles, dopo l’annuncio che la Corte costituzionale tedesca di Karlsruhe ha bocciato il ricorso contro il Recovery Plan presentato dall’esponente del partito ADF. Una mossa ha tenuto “in ostaggio” finora la ratifica della legge votata dal Bundestag e dal Consiglio dei Laender con larga maggioranza. Il procedimento (e l’esamina da parte della Corte) ha infatti messo in stand-by la partita del NextGenerationEU in Germania.

 

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