Misure per la famiglia

Recovery, Assegno unico 2021: cos’è, a chi spetta e quando arriva

Nel Recovery Plan si parla anche di Assegno unico, misura per le famiglie che entrerà in vigore dal 1° luglio 2021. Cos’è, a chi spetta, come funziona

Recovery, Assegno unico 2021: cos’è, a chi spetta e quando arriva

In Parlamento il Recovery Plan da 248 miliardi di euro che segnerà il destino del Paese, con il premier Draghi convinto che riusciremo ad attuare l’epocale Piano.

 

Sei le missioni e quattro le grandi Riforme del Pnrr, con la conferma dell’assegno unico, la rivoluzione dei bonus per le famiglie che partirà il 1° luglio 2021. Cos’è, a chi spetta e come funziona?

 

Assegno unico nel Recovery Plan per valorizzare la famiglia

Sotto i riflettori il Recovery Plan presentato dal premier Draghi al Parlamento, in vista dell’invio alla Commissione europea entro la scadenza del 30 aprile 2021.

 

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) potrà contare su 248 miliardi di euro, con il 38% delle risorse destinato a progetti verdi e il 25% a progetti digitali. Sei le missioni del Piano:

  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;

  • rivoluzione verde e transizione ecologica;

  • infrastrutture per una mobilità sostenibile;

  • istruzione e ricerca;

  • inclusione e coesione;

  • salute.

 

Previste anche grandi Riforme nel Pnrr (Giustizia, Pubblica Amministrazione) accompagnate da una Riforma fiscale e da un progetto di valorizzazione della famiglia con il Family Act. La prima delle misure previste dal Family Act è l’Assegno Unico Universale, già in fase di elaborazione avanzata, con l’attuazione della legge delega approvata in via definitiva dal Parlamento con la legge 1° aprile 2021, n. 46, con l’entrata in vigore fissata al 1° luglio 2021.

 

Assegno unico universale 2021: cos’è, a chi spetta, come funziona

L’istituzione dell’assegno unico segna un cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e a sostegno della natalità, si legge nel testo del Recovery Plan. Le risorse destinate alle famiglie con figli a carico - oggi disperse su una pluralità di misure, con criteri e platee anche molto diversificati – saranno gradualmente potenziate e concentrate su un’unica misura nazionale di sostegno, che assegna ai nuclei familiari un beneficio economico omogeneo, secondo criteri di universalità e progressività. Si parla di circa 250 euro a figlio.

 

L’assegno è un contributo economico riconosciuto alle famiglie con figli a carico, condizionato alla prova dei mezzi e quindi calibrato rispetto all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) del nucleo familiare, in modo da rafforzare il sostegno economico per le famiglie maggiormente in difficoltà, con l’obiettivo di contrastare la povertà minorile.

 

Il governo ha previsto per l’assegno unico uno stanziamento non inferiore a 5 miliardi di euro e non superiore a 6 miliardi a decorrere dall’anno 2022, con la legge di bilancio per il 2021. Inoltre, è stato incrementato il Fondo assegno universale e servizi alla famiglia, già istituito dalla legge di bilancio per il 2020 con una dotazione di 3.012,1 milioni per l’anno 2021, con una dotazione aggiuntiva pari a 1.044 milioni per il 2021 e a 1.244 milioni annui a decorrere dal 2022.

 

A queste risorse si uniscono anche tutte quelle rivenienti dalla riorganizzazione o abrogazione di numerosi interventi tra loro eterogenei, sia di natura fiscale sia di spesa, che ammontano complessivamente a circa 15 miliardi di euro.

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