
Era il 2 maggio del 2011, dieci anni fa, quando gli uomini di un commando dei Navy Seals americani, fece irruzione nel compaound di Abbottabad, in Pakistan, a bordo di due elicotteri per catturare Osama Bin Laden, il numero uno di Al Qaeda, il leader dell’organizzazione terroristica che spaventava il mondo e la “mente” degli attacchi alle Torri Gemelle di New York dell’11 settembre 2001, dieci anni prima.
Oggi, che se ne ricorda il decimo anniversario, avviene anche il ritiro delle truppe americane (ma anche italiane) dall’Afghanistan, dopo un’operazione di stabilizzazione del Paese che in molti ritengono non ancora stabilizzato.
La cattura e la morte di Osama Bin Laden
Erano in 25, tutti militari addestrati per compiere blitz importanti, ma quello del 2 maggio era un intervento ancora più delicato, forse il più delicato mai effettuato prima: l’obiettivo era la cattura di Osama Bin Laden, all’epoca il ricercato numero uno al mondo. L’operazione Neptune Spear, come venne battezzata, era partita dall’Afghanistan, in elicottero. Giunti sul posto, localizzato tramite cellule telefoniche utilizzate da quelli che ritenevano gli uomini di Bin Laden, e dopo aver individuato l’uomo che corrispondeva all’identikit, fecero irruzione: “Non era armato, ma ha opposto resistenza” spiegò all’epoca il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, al termine dell’operazione seguita in diretta proprio dalla Situazione Room a Washington dall’ex Presidente Usa, Barak Obama, dal suo vice, Joe Biden, dal segretario di Stato, Hillary Clinton, e da quello che oggi è il suo successore, Anthony Blinken. Fu Obama stesso a dare il via all’intervento, pianificato fin da febbraio.
Ci furono 5/10 minuti di scontro a fuoco nel quale il leader di Al Qaeda perse la vita, insieme a uno dei figli e a una donna. Il corpo di Osama Bin Laden fu identificato da una delle sue mogli, e come riscontro fu utilizzato il riconoscimento facciale e un test del Dna su un campione che ne confermò l'identità. La salma venne “sepolta” nel Mare Arabico, dopo il trasferimento a bordo della nave militare americana Uss Carl Vinson: ufficialmente per rispettare la legge islamica, che impone che ciò venga fatto entro le 24 ore, anche se non mancarono polemiche per la “fretta” con la quale ci si sbarazzò del corpo.
Le polemiche sull’uccisione del leader di Al Qaeda
Qualche perplessità sorse anche riguardo l’uccisione di Osama Bin Laden, che non fu catturato, ma a intervenire fu il procuratore generale, Eric Holder, che il 3 maggio dichiarò il raid "legale, legittimo e appropriato in ogni modo". Il 6 maggio Al Qaida confermò la morte di Bin Laden. Il video del blitz fu diffuso dalla Cia soltanto cinque anni dopo.
Il ritiro dall’Afghanistan
Come annunciato nelle scorse settimane dal Presidente Usa, Joe Biden, inizia ora, in occasione proprio del decimo anniversario della morte di Osama Bin Laden, il ritiro delle truppe dall’Afghanistan che terminerà entro un altro anniversario importante: il 20esimo dalle stragi dell'11 settembre 2001. C’è chi teme che la partenza dei militari possa lasciare un “vuoto” di cui i terroristi potrebbero nuovamente approfittare. Due esponenti di Al Qaeda in un'intervista alla Cnn hanno parlato di "contatti continui con i talebani", annunciando che, una volta andati via gli americani, potranno rioccupare il territorio: "Gli americani hanno perso" ha detto, aggiungendo: “Ma l'Afghanistan non verrà utilizzato come base per nuovi attacchi terroristici. Non ne abbiamo bisogno e non c'è l'intenzione".