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Pagelle 34a giornata di Serie A: Inter Campione. Bocciate e promosse

L’Inter torna campione d’Italia a distanza di dieci anni, condannando però il Crotone alla Serie B. Male la Roma, Napoli e Atalanta. Ok Lazio e Sassuolo

Pagelle 34a giornata di Serie A: Inter Campione. Bocciate e promosse

Questa 34 esima giornata definisce i primi risultati finali di questo campionato: l’Inter è campione d’Italia, dopo aver sconfitto il Crotone, che invece retrocede. Decisivo anche il pareggio dell’Atalanta con il Sassuolo, che invece si avvicina alla Roma. I giallorossi perdono ancora, stavolta con la Doria, rimanendo nel limbo della loro crisi. Fantastiche gare tra Lazio e Genoa, con vittoria dei ragazzi di Inzaghi e Fiorentina- Bologna, che finisce in pareggio. Vince il Milan, che supera il Napoli, incapace di portare a casa i tre punti con il Cagliari.

 

Pagelle 34a giornata di Serie A, le bocciate:

Crotone voto 5: Purtroppo, come era previsto da un po’, i calabresi lasciano la Serie A, dopo aver fatto troppo poco durante la stagione. A febbraio erano già spacciati, da lì Cosmi ha tentato di far divertire un po’ la gente, alzando il livello di gioco, ma non a sufficienza per giungere alla salvezza.

Indubbiamente alcuni giocatori come Simy e Messias hanno il livello per continuare la loro avventura nel massimo campionato italiano, ma l’organico generale andrà rivisto, anche in Serie B.

 

Roma voto 5: Crisi nerissima per i giallorossi che vengono sconfitti per 2-0 dalla Samp e rischiano di farsi superare dal Sassuolo, a soli due punti. Dagli errori di Fuzato, al rigore fallito di Dzeko. In questa squadra non funziona più nulla dalla testa, ai piedi, e Fonseca sembra aver perso le redini per trascinare, anche moralmente, i suoi in alto. Una stagione fallimentare, che deve terminare presto per i capitolini, in crisi nera. A centrocampo manca originalità, la difesa fatica addirittura ad impostare. Davanti si fa a gara a chi ne sbaglia di più. Servirà una nuova rivoluzione. 

 

Genoa voto 5,5: Una prima frazione totalmente insufficiente, ma una ripresa che avrebbe addirittura meritato il pareggio. All’inizio si trovano spesati, e vengono assaliti per quasi 45 minuti dai bianco celesti. Male la difesa, troppo fragile negli interventi. Baricentro generale basso e poco coraggio. Meglio il secondo tempo in cui hanno iniziato bene e rischiavano di fare la rimonta della vita. La salvezza è vicina, se non certa. Ancora uno sprint e potranno tirare anche loro un sospiro di sollievo, tutto sommato giusto.

 

Udinese voto 5,5: Segano subito, poi si difendono cadendo alla fine. Soffrono tanto, forse troppo viste anche le manovre meccaniche della Juve. De Paul è il solito gestore del gioco, nonostante l’errore, evitabile, sul calcio di rigore in cui alza alto il braccio in barriera. La squadra lotta bene, ma alla fine il top player, dopo il dieci, è Musso, e la sua assenza è stata determinante. Scuffet è intervenuto anche bene in certe occasioni, ma lo scivolone alla fine condanna i suoi a lottare ancora per qualche giornata.

 

Pagelle 34a giornata di Serie A, le sufficienti:

Napoli voto 6: Una partita spettacolare per entrambe le squadre, ma se da una parte il punto è oro, in sponda partenopea si rallenta la corsa alla Champions, che sta per giungere alla fine. Bene Osimhen, che si ripete di nuovo in goal, e si fa vedere parecchio in zona offensiva, anche fallendo occasioni importanti. La difesa va spesso in difficolta, con i due centrali che faticano a contenere gli stacchi sulle palle alte. Meret è decisivo in alcune occasioni, positive le sue ultime uscite. La vera pecca rimane il goal concesso, all’ultimo secondo, per una dormita alquanto inspiegabile.

 

Cagliari voto 6: Un punto che vale una vittoria, per una corsa alla salvezza sempre più avvincente. I sardi meritavano il pareggio per le tante palle goal create che i miracoli di Meret e i legni hanno evitato di fare entrare in porta. Squadra alta, coraggiosa, rischia nel tenere il baricentro molto offensivo, facendosi imbucare spesso dagli attacchi azzurri. Per poter rimanere in Serie A, soprattutto a poche giornate dalla fine, bisogna saper attaccare e paleggiare con spensieratezza e tanto coraggio. Ad oggi però, sono salvi, e per la rosa che hanno sarebbe il minimo. 

 

Atalanta voto 6: Stavolta non è stata la Dea classica, splendente e devastante. I bergamaschi hanno giocato meglio, nonostante l’avversario non fosse dei più semplici, ma non sono riusciti ad avere la grinta giusta per chiudere la gara. In goal il solito Gosens, un esterno assolutamente devastante, che fa valere il suo apporto nel team come se fosse un trequartista. Bene Malinowski, che inventa calcio, come spesso gli accade questo periodo. Male Muriel, impreciso, ma soprattutto decisivo nel fallire il penalty che poteva decidere la gara. Poco male, giocare in dieci per tutta la gara (Gollini disastroso) è un punto che rimane importante.

 

Sassuolo voto 6: Se guardassimo le statistiche della gara, hanno fatto forse un po’ meno del previsto, considerando l’espulsione di Gollini, che poteva lanciarli molto nello spazio. Tirano poco, ma sono concreti nel tenersi un punto, che gli avvicina all’Europa. Fantastico Consigli, nel limitare il rigore di Muriel, parando il 19 penalty in Serie A. Locatelli grande combattenti, Marlon ingenuo nel fallo del rigore, Berardi ancora in goal. Raspadori merita il posto da titolare, per cattiveria, sacrificio e caparbietà.

 

Fiorentina voto 6: Una squadra a due facce: da una parte c’è il reparto difensivo, che fa buca da tutte le parti, concedendo tanto e dall’altra un attacco comandato da un bomber che vale una squadra top europea. Troppo facile imbucare per Palacio, sia sulle palle alte che in profondità. Mancano elementi di certezze dietro. In mezzo si paleggio poco, puntando sulle verticalizzazione offensive. Fantastico Duvan Vlahovic, una punta completa che non si ferma più: ricorda l’immagine esatta del bomber di razza, rapace, ma anche molto tecnico. Salvezza vicina

 

Bologna voto 6: Quanto spettacolo da parte dei rossoblù nella domenica della Serie A. Gli eroi di giornata sono due, che su tre goal si rendono tre volte protagonisti: Palacio, giocatore pazzesco, capace di segnare una tripletta a 39 anni, battendo nuovi record e Vignali, giovane classe 2000, che serve l’assist a tutte le reti, rendendosi fondamentale per il team di Mihajlovic. Bella qualità davanti, che regala spettacolo, attaccando in massa. Dietro male sui calci da fermo, dove ancora una volta si soffre con troppa facilità.

 

Pagelle 34a giornata di Serie A, le promosse:

Juventus voto 8: Questa volta la fortuna gli bacia in fronte, e da una possibile, ennesima, figuraccia, riescono a rialzarsi nel finale. Torna protagonista Ronaldo, sua la doppietta per la rimonta, anche se il resto della gara è stata spento sia per lui, che per i suoi compagni. Questa Juventus ha perso tante certezze, e non ne ha sulla qualificazione in Champions, soprattutto per le gare complesse che arriveranno. Devono alzare il livello tecnico e l’orgoglio personale, perché anche in Friuli, sono stati timidi e insicuri, termini non tollerabili per il livello della squadra. 

 

Lazio voto 8,5: I biancocelesti passano da una giornata tranquilla, in vantaggio nel risultato e nel possesso, ad una quasi disgrazia che avrebbe compromesso la stagione. Prima frazione in cui Correa sblocca, fortunosamente, la gara ( farà anche la doppietta), mostrando comunque continuità in un bel periodo per lui. Raddoppia il solito Immobile. Nella ripresa, nonostante altri due goal (anche Alberto in goal), prendono tre reti ingiustificate, sfiorando anche un pericolo importante nel finale. Paura, ma alla fine felicità: la Champions è ancora l’obiettivo. 

 

Inter voto 8,5: Nel weekend dello scudetto, i nerazzurri giocano comunque una gara importante con il condannato Crotone. Frettolosi nelle conclusioni, rischiano l’imbucata in qualche ripartenza. Bravo a sbloccarla con il solito tiro dal limite Eriksen, che è diventato finalmente un perno intoccabile per Conte. La chiude Hakimi nel finale, anche lui in questa stagione si è rivelato essenziale, con numeri da attaccante. Uno scudetto meritato, che torna dopo tanti anni e che meritava il grande pubblico di San Siro. È tornata la grande Inter. 

 

Milan voto 8,5: Dopo diverse partite sotto tono, che hanno rischiato di compromettere totalmente la grande stagione rossonera, si torna ad una vittoria di sostanza. Il ritorno di Ibrahimovic si vede, la squadra è alta e tenta di innescare maggiori palloni in area di rigore. Theo torna al goal, chiude una gara sbloccata da una azione favolosa, chiusa poi da Chalanoglu. Tre punti che valgono oro: non si possono più perdere per strada e rimanere uniti e concentrati è la ricetta migliore verso la Champions League. 

 

Sampdoria voto 8,5: Ranieri fa lo scherzetto che da romano e romanista non avrebbe voluto fare: i suoi hanno domato la lupa ferita, portando a casa tre punti che certificano al volontà di continuare a giocare al massimo, nonostante la salvezza già raggiunta. Trovano spazio con facilità, potendo anche sbloccarla prima, ad inizio match. Bene Silva, ma ancor di più Janckto, che si ripete di nuovo in goal, dimostrando di avere alzato il livello personale in maniera nitida. Questa Doria picchia, e metterà in difficoltà tutti sino alla fine. 

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