L’italia a colori

Italia in zona gialla, tre Regioni in arancione da lunedì 10 maggio

Il ministro della Salute Speranza ha firmato le ordinanze: la maggior parte dell’Italia sarà in zona gialla, nessuna Regione in rosso. Calano i contagi

Italia in zona gialla, tre Regioni in arancione da lunedì 10 maggio

Da lunedì 10 maggio la mappa dell’Italia sarà quasi del tutto gialla: solo tre Regioni saranno in zona arancione, nessuna rossa.

Gli ultimi dati sono incoraggianti: calano contagi, il tasso di positività e i decessi.

Il direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, però avverte: “C’è una tendenza al miglioramento. Per la prima volta abbiamo sotto la soglia critica sia l’occupazione delle terapie intensive sia dei reparti ospedalieri. Ma la situazione esige sempre massima cautela. Bisogna continuare a tenere comportamenti prudenti”.


Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, chiede intanto che i parametri di rischio vengano rivisti proprio adesso che i numeri sono in calo. “Insistere con l'Rt - ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera - rischia di essere distorsivo."

 

Colori Regioni, solo tre in zona arancione

Da lunedì Valle d’Aosta, Sicilia e Sardegna saranno in zona arancione: la prima in miglioramento rispetto alla zona rossa di questa settimana, mentre le due isole maggiori dovranno attendere i dati di venerdì prossimo per sapere se potranno passare nella fascia moderata di rischio.
La maggior parte delle Regioni e delle Province autonome saranno quindi gialle, con il passaggio di  colore anche di Puglia, Basilicata e Calabria.

 

Gli ultimi dati dei contagi in Italia

Secondo i dati di ieri 7 maggio, sono 10.554 i positivi al Covid in Italia nelle ultime 24 ore, contro 11.807 del giorno prima; 207 le vittime (giovedì erano 258). Il tasso di positività scende al 3,2% (3,6% il 6 maggio) su 328.612 tamponi molecolari e antigenici analizzati.

La buona notizia è che si svuotano anche le terapie intensive.
"La curva in Italia è in decrescita mentre in altri paesi Ue la situazione è altalenante e di transizione. La decrescita in Italia è sempre lenta ma il dato significativo è che questa settimana in tutte le regioni e province autonome è registrata una decrescita" ha sottolineato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.
L’età media dei contagi è scesa a 41 anni, così come quella media dei ricoveri (65 anni); cala a 76 anni l'età media dei deceduti (a giugno 2020 era 86), per effetto della campagna vaccinale

Gli unici dati che risultano attualmente in controtendenza, e quindi in risalita, riguardano il contagio tra i bambini, nella fascia tra 0 e 9 anni; e l’indice Rt, arrivato a 0,89 da 0,85 della scorsa settimana. “È vero che l'Rt è in crescita, ma l'epidemia non sta ripartendo e anzi, con l'indice sotto 1, tende a decrescere” ha spiegato Brusaferro.

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