Tra le ultimissime novità del decreto Sostegni bis, la cui approvazione in Consiglio dei Ministri dovrebbe avvenire venerdì 14 maggio 2021, c’è un bonus chiusure maggio, ossia un’indennità studiata ad hoc dal governo per indennizzare le attività rimaste chiuse a maggio per decreto.
Si tratterebbe, secondo fonti della maggioranza, di ristori aggiuntivi rispetto ai sostegni per le categorie rimaste chiuse a maggio, come ad esempio i ristoranti e bar senza spazio per i tavoli all’aperto.
Decreto Sostegni bis in dirittura d’arrivo con bonus chiusure maggio
L’approvazione del testo in Consiglio dei Ministri del decreto Sostegni bis da 40 miliardi di euro è attesa per venerdì 14 maggio 2021, e comunque non oltre la fine della settimana vale a dire la metà del mese di maggio.
Prima di allora sarà difficile trovare conferma su questa nuova indennità ad hoc per le attività chiuse per decreto a maggio saltata fuori all’ultimo istante, per il momento dunque possiamo solo fare delle ipotesi.
Secondo indiscrezioni stampa che citano fonti della maggioranza, il bonus chiusure maggio andrebbe ad integrare i contributi a fondo perduto del decreto Sostegni bis, ossia i 14 miliardi di euro stanziati per le Partite Iva con il meccanismo del doppio binario, ossia di un acconto subito e di un saldo dopo la metà del 2021 sulla base delle perdite di bilancio.
Spunta un bonus chiusure maggio nel decreto Sostegni bis
Si stanno mettendo a punto i dettagli del decreto Sostegni bis mentre continua lo scontro sulle riaperture e coprifuoco, con le decisioni rimandate a lunedì 17 maggio 2021.
Il pressing di Lega, Forza Italia e Italia Viva per eliminare il coprifuoco e anticipare le riaperture sembra non aver buttato giù il muro della prudenza eretto dal premier Draghi e dal Capo dello Stato Mattarella, con l’esecutivo pronto per il momento solo a posticipare di un’ora l’orario del coprifuoco, dalle 22 alle 23.
Dovranno aspettare ancora piscine e palestre al chiuso e bar e ristoranti senza spazio per i tavoli all’aperto, anche se sta prendendo forma una sorta di indennità studiata ad hoc dall’esecutivo per indennizzare coloro che per decreto non hanno potuto riaprire nel mese di maggio.
Il governo con questa mossa potrebbe rispondere, anche se solo in parte, al grido di aiuto lanciato dal settore della ristorazione, che chiede solo di poter tornare a lavorare o in alternativa di ristori adeguati.