
La Riforma della Pubblica amministrazione chiesta da Bruxelles all’Italia per ottenere gli aiuti del Recovery Fund sta prendendo forma, passando prima per la revisione delle regole per i concorsi pubblici, poi per le promozioni dei dirigenti ed infine per i nuovi contratti di apprendistato per i giovani.
Il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, archiviato il capitolo concorsi pubblici nonostante la feroce protesta sui social, è passato ad un nuovo tema: quello sulla dirigenza pubblica con alcune anticipazioni illustrate nel Pnrr approvato dal Parlamento italiano.
PA: Brunetta al lavoro sulla riforma della dirigenza pubblica
L’intento di Brunetta è quello di facilitare la crescita interna dei dipendenti con interventi mirati e chirurgici alla materia. Al momento, infatti, per raggiungere ruoli apicali di responsabilità bisogna necessariamente passare attraverso un concorso pubblico aperto anche a candidati esterni.
Allo studio procedure selettive per la promozione della dirigenza pubblica con l’introduzione di un sistema di crediti per la formazione continua, proprio come medici, avvocati ed ingegneri, la valutazione dei candidati attraverso test e colloqui, come avviene in alcune organizzazioni internazionali, senza trascurare la valutazione dei comportamenti etici.
Il ministro Brunetta ha intenzione di rivedere l’intero management della Pubblica amministrazione, creando un ruolo unico al posto di dirigente di prima e seconda fascia, occupandosi anche di “middle management” che al momento non esiste. Si pensa ad esempio all’introduzione della figura dei quadri, presente invece nel privato.
Pubblico impiego, allo studio apprendistato per i giovani
In arrivo anche nuove forme contrattuali per il pubblico impiego, come i contratti di apprendistato e quelli di formazione e lavoro. Il provvedimento potrebbe essere inserito in un decreto legge sul reclutamento straordinario legato all’attuazione del Pnrr, che dovrebbe essere approvato insieme al decreto Semplificazioni entro la fine della prossima settimana, attorno al 20 maggio 2021.
Prevista anche l’assunzione da parte del Ministero dell’Economia di 300 tecnici per rendicontare le spese del Recovery Plan, 1.000 esperti per gli Enti locali e 16.000 funzionari dell’ufficio del processo per aiutare i giudici a smaltire l’arretrato sia nel penale che nel civile.
Si preannuncia una dura battaglia tra Brunetta ed i sindacati del pubblico impiego, anche se come recita il Recovery plan “questa riforma potrà essere negoziata con i sindacati o imposta per legge”.