L’informale a Lisbona

Eurogruppo, Donohoe su ripresa Eurozona: misure “devono restare agili”

I Ministri dell’Eurozona hanno discusso le stime economiche di Primavera della Commissione Ue. A che punto sono crescita e meccanismo di aggiustamento

Eurogruppo, Donohoe su ripresa Eurozona: misure “devono restare agili”

Si è svolta oggi a Lisbona l’informale dei membri dell’Eurogruppo che ha fatto il punto sugli sviluppi macroeconomici e il funzionamento dei meccanismi di aggiustamento dell’Eurozona. Alla riunione è stato adottato il programma per la seconda metà del 2021 dopo aver passato in rassegna i dati forniti dal Single Resolution Board dell’Ue. Centrale anche l’intervento del Presidente del Consiglio di Vigilanza della Banca Centrale Europea (BCE), Andrea Enria, che ha informato i Ministri sulle ultime linee di valutazione. Il tour-de-table ha fornito anche un quadro sui rischi di credito, l’urgenza di procedere con le politiche climatiche e agire per mitigare gli effetti della Brexit.


Stime economiche al rialzo

Con le Previsioni di Primavera”, pubblicate il 12 maggio dalla Commissione europea, “si comincia a vedere il dividendo delle misure introdotte per mitigare l’impatto della pandemia”, ha affermato Pascal Donohoe, Presidente dell’Eurogruppo. “C'è stata una significativa revisione al rialzo delle prospettive di crescita (+ 4,2%) per il 2021 (invece del + 3,8% delle previsioni invernali) e un ritorno ai livelli di produzione pre-pandemici prima del previsto”, ha spiegato commentando i risultati delle stime economiche.

Sul potenziale delle politiche del Recovery Fund, Il Ministro francese, Bruno Le Maire, ha invece dato voce a posizioni secondo cui un ritorno ai livelli pre-covid nel 2022 non sarebbe sufficiente a registrare un effettivo rilancio leggibile in termini di punti percentuali del PIL. Questo perché i numeri dell’Unione saranno comunque in coda rispetto agli investimenti su economie stabili e competitive come quelle di Cina e Stati Uniti.

 

 

Gentiloni: viaggi e turismo alla “base della ripresa”

Un’atmosfera ottimista ha dominato i tavoli di Lisbona, dando segnali di miglioramento per le economie dei 27, oltre che prospettare spostamenti in sicurezza nell’Ue in virtù dell’accordo trovato sull'EU Digital Covid Certificate tra il Parlamento europeo, la Commissione e il Consiglio. Una “(...) base della ripresa” – come ha dichiarato il Commissario Paolo Gentiloni ai margini dell'Eurogruppo - “(che) coinvolgerà anche i settori più colpiti da questa crisi, in particolare viaggi e turismo”. Ha anche ribadito che i Governi non dovrebbero optare per “ritiri prematuri degli stimoli” (misure economiche anti-pandemia a sostegno della ripresa).

 

Questioni aperte: politiche di Bilancio dell’Eurozona e tassazione delle Big Corporate

Il Commissario ha poi anticipato che il 2 giugno, assieme al “pacchetto di primavera”, Bruxelles presenterà anche le politiche di Bilancio dei Paesi appartenenti all’Eurozona. Sulle politiche fiscali globali, Gentiloni ha detto ai giornalisti (alla fine dell’Eurogruppo) che lo schema proposto da Washington di fissare almeno al 15% l’aliquota per tassare i profitti delle multinazionali è “un passo avanti (verso) un accordo”. Una trattativa che si potrebbe intavolare con Joe Biden e i partecipanti del G20. “Ancora non ci siamo, ma è possibile”, ha concluso.

 

Meccanismo di Stabilità e Unione Bancaria

Sempre all’Eurogruppo, lo scambio di opinioni con Irene Tinagli (Presidente ECON, Europarlamento) ha fatto emergere quanto sia urgente avviare la revisione del Patto di Stabilità considerando i rischi che una mancata tempestività produrrebbe sul quadro macroeconomico e fiscale dell’Eurozona. Per risollevarsi dalla crisi, “c'è ancora molta strada da fare. Le nostre politiche dovranno rimanere agili data l'incertezza” con l’emergere delle varianti del covid-19, ha detto Donohoe. “Continueremo a monitorare regolarmente gli sviluppi del settore macroeconomico, fiscale e societario e terremo discussioni sulle riforme strutturali”. Si tornerà dunque, nelle prossime riunioni, a parlare di Meccanismo Europeo di Stabilità, “introduzione anticipata di un sostegno comune al Fondo Unico di Risoluzione” e obiettivi previsti per il “completamento dell’Unione Bancaria, così ha affermato Donohoe nel discorso di chiusura.

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