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Green Pass Ue: sì da Bruxelles. Cambia però nome, ecco ultime novità

Eu Digital Covid Certificate cos’è, come funziona e costi. Non è indispensabile per viaggiare, ma facilita turismo e spostamenti. Pronto dal 1° luglio

Green Pass Ue: sì da Bruxelles. Cambia però nome, ecco ultime novità

Alla fine è arrivato l’accordo tra le istituzioni europee sul Green Pass che permetterà di viaggiare tra i paesi dell’Unione in modo facilitato. Il Consiglio Ue, il Parlamento e la Commissione hanno dato il via libera al certificato Covid, che si chiamerà Eu Digital Covid Certificate. Le istituzioni hanno chiarito, però, che non sarà "una precondizione per esercitare il diritto alla libertà di circolazione."

 

Come cambia il pass europeo

Il regolamento del certificato arriverà entro il 10 giugno, per poi entrare in vigore dal 1° luglio, in linea con le previsioni delle scorse settimane. Attesterà l'avvenuta vaccinazione con i sieri approvati dall'Ema. Per quelli che non hanno avuto l’autorizzazione da parte dell’agenzia europea del farmaco, varranno le singole disposizioni degli Stati. Per quanto riguarda la guarigione dal Covid, l'utilizzo dei test sierologici come prova sarà possibile solo più tardi, con un atto delegato, riferiscono fonti parlamentari, sulla base di "evidenze".

 

Il nuovo nome

Cambia, intanto, il nome del certificato che si chiamerà Eu Digital Covid Certificate, cioè certificato Covid Ue digitale, e non Green Digital Certificate. Gli Stati membri hanno bloccato qualsiasi riferimento alla gratuità dei test necessari ad ottenere il certificato, se non si è vaccinati.

 

Il costo

A livello di istituzioni europee si è molto discusso del costo, perché si è insistito per mantenere la gratuità del certificato. La Commissione dovrebbe stanziare 100 mln di euro per acquistare test rapidi per i lavoratori frontalieri e quelli considerati essenziali.

 

Cosa accadrà alle quarantene

Sulla possibilità di ulteriori restrizioni nei confronti dei viaggiatori titolari del certificato, come le quarantene, è stato stabilito che non sono possibili "in linea di principio". Potranno, però, essere imposte "ove necessario e in modo proporzionato, sulla base di evidenze, con notifica alla Commissione e ad altri Stati membri".

 

Il testo del regolamento, dopo l'accordo tra i co-legislatori, dovrebbe ora essere votato in commissione Libe, per essere poi approvato nella plenaria di giugno, tra il 7 e il 10, prima di venire varato definitivamente dal Consiglio. Il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, ha accolto con entusiasmo l’accordo, scrivendo sui social che si compiace del fatto che l'Ue abbia "rispettato gli impegni per un nuovo strumento in tempi record, per salvaguardare la libertà di movimento dei cittadini".

 

Obiettivo: un’estate non “da incubo”

In occasione della conferenza stampa a Bruxelles, il negoziatore del Parlamento, lo spagnolo Fernando Lopez Aguilar, ha auspicato che l'estate del 2021 sia diversa "dall'incubo del 2020", quando le vacanze degli europei furono segnate da forti restrizioni alla libertà di movimento nell'Ue. Il certificato si applicherà anche ai cittadini Ue che risiedono fuori dall'Ue e che sono stati vaccinati con vaccini riconosciuti dall'Ema, un'opzione "che non era contemplata" nella proposta iniziale, e che può essere molto utile ai tanti cittadini Ue che risiedono nel Regno Unito o negli Usa, per esempio.

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