No alla tassa sui ricchi

Patrimoniale, stop di Draghi alla proposta di Letta e della sinistra

Il premier Draghi boccia la proposta del segretario del Pd Letta di una patrimoniale sulle eredità più ricche per creare una dote per diciottenni. Reazioni

Patrimoniale, stop di Draghi alla proposta di Letta e della sinistra

Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli”, con questa semplice frase il premier Mario Draghi ha chiarito alla sinistra la sua posizione in merito ad una possibile patrimoniale in tempi di pandemia.

 

Il segretario del Pd, Enrico Letta, aveva lanciato una “proposta di dote per diciottenni” attraverso un aumento dell'1% della tassa sulle eredità più ricche. “Per la generazione più in crisi un aiuto concreto per studi, lavoro, casa. Per essere seri va finanziata non a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all'1% più ricco del Paese di pagarla con la tassa di successione", aveva spiegato Letta in un tweet proprio poche ore prima della conferenza stampa del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sulle misure del Decreto Sostegni bis che ha stanziato 40 miliardi di euro di nuovi aiuti a imprese, famiglie e lavoratori colpiti dalla crisi Covid.

 

Draghi dice no alla patrimoniale: boccia la proposta Letta

Il premier Draghi tira il freno a mano sull’idea di una patrimoniale, smorzando sul nascere qualsiasi discussione all’interno della nuova ed ampia maggioranza di governo. “Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli”, ha chiarito l’ex presidente della Bce durante la conferenza stampa di ieri sul Decreto Sostegni bis.

 

"Questa generazione perduta ha beccato due crisi in un decennio, quella del 2008-2011 e la vicenda Covid", spiega Letta. "Abbiamo chiesto ai giovani un sacrificio per mettere in sicurezza la parte più fragile della popolazione. Oggi noi dobbiamo dare indietro ai giovani. La proposta è quella di una dote ai diciottenni che possa aiutare i giovani a prendere una casa, trovare un lavoro, pagarsi gli studi senza dover subire il divario con i coetanei che vengono da famiglie che possono pagare per loro".

 

Al fianco del segretario del Pd il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: “Io credo che un fisco che sposta il peso dal lavoro e dall'investimento verso la rendita e il patrimonio è un fisco che è più favorevole alle nuove generazioni. Quello che ha posto il nostro segretario è un punto di partenza importante. A chi andranno le risorse messe in campo da Recovery nei prossimi anni? È un tema di politica e di democrazia".

 

Patrimoniale: reazioni alla proposta Letta di una dote per diciottenni

Molte voci si sono alzate contro la proposta del segretario del Pd Letta su una patrimoniale sulle eredità più ricche per creare una dote per i diciottenni. "Sono pienamente d'accordo con il presidente Draghi”, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini aggiungendo che l'ultima cosa di cui hanno bisogno gli italiani adesso sono nuove tasse. "Sono allucinato dal fatto che il segretario del Partito democratico possa immaginare una nuova tassa", ha aggiunto il segretario del Carroccio parte della maggioranza di governo e spina nel fianco di Draghi.

 

La Meloni all’opposizione concorda con il premier: "Bene Draghi sulla proposta di Letta sulla tassa di successione. Meno tasse e burocrazia, più libertà d'impresa: questo serve all'Italia per rialzarsi e se il Governo seguirà questa strada troverà il sostegno di Fdi".

 

La proposta di Letta è stata bocciata anche da Italia viva, con il capogruppo al Senato Davide Faraone che la ha definita “fuori dal mondo”.

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