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“Halston” la mini serie Netflix tra genialità, eccessi e trasgressione

Racconta la vita privata e professionale dello stilista americano amico di Andy Warhol e Liza Minelli. Da vedere perché: cast e storia sono incredibili

“Halston” la mini serie Netflix tra genialità, eccessi e trasgressione

Ci voleva il fiuto infallibile di Ryan Murphy (autore e produttore di American Horror StoryGleeRatchedHollywood), per portare sul piccolo schermo l’incredibile storia (mai raccontata prima) di Halston interpretato da Ewan McGregor - il geniale stilista americano, che negli anni Settanta ha reinventato la moda degli Usa creando abiti da sogno per Liza Minnelli, Bianca Jagger e Diana Ross. 


La mini serie disponibile su Netflix racconta la vita privata e professionale del designer sbarcato a New York dalla provincia dello Iowa che costruì un impero e lo perse. Halston  (nome per intero Roy Halston Frowick), diventò famoso di colpo nel 1961, quando Jacqueline Kennedy, per l'insediamento del marito John alla Casa Bianca, indossò una sua creazione: il pillbox, un cappellino tondoche ricordava la forma di una scatola portapillole. La notorietà fu immediata, da quel momento in poi, la sua vita divenne un susseguirsi di successi e fallimenti, questi ultimi dovuti soprattutto alla coca che usava in maniera esagerata, e dalle nottate trasgressive che passava nei privé dell’esclusivo Studio 54, circondato dal jet set newyorkese e da star come Andy Warhol e Liza Minelli (Krysta Rodriguez), suoi grandi amici. 

 

Geniale e visionario, Halston fu il primo ad aprire una casa di moda in America (come Balenciaga a Parigi), inventò lo chemisier in finto camoscio, l'ultrasuede, gli abitini in microfibra, e l'halter dress, l'abito a colonna con lo scollo all'americana ricavato da un unico pezzo di tessuto. I suoi collaboratori erano l'illustratore Joe Eula, il giovane designer Joel Schumacher (il regista), e la sua modella preferita, l'italiana Elsa Peretti (interpretata da Rebecca Dayan, che le somiglia molto), diventata poi una delle la creatrici di gioielli più famosa.  

 

Geniale ma fragile, amante del lusso, ma incapace di amministrare la sua fortuna, Halston ebbe una vita di eccessi. Il declino arrivò negli anni Ottanta: i gusti delle donne erano cambiati e lui l’aveva capito troppo tardi. Il colpo di grazia furono però gli scandali che lo travolsero (un suo ex-amante aveva spifferato ai giornali particolari scabrosi della loro storia) e Halston andò via dalla società che aveva acquistato il suo marchio. Morì di Aids nel 1990 a San Francisco, aveva soli 57 anni. Per molti anni però la causa ufficiale della morte sarà cancro al fegato: Halston aveva voluto nascondere a tutti la sua vera malattia.

 

Halston consigliata da noi perché...

Consigliata per il cast azzeccatissimo, Halston è una di quelle serie da non perdere perché ricrea nei minimi particolari vestiti e atmosfere dell’epoca e perché racconta al grande pubblico (anche con occhio spietato), uno straordinario pezzo di storia della moda.

 

4 curiosità sulla serie tv Halston di Netflix

  • Il produttore Ryan Murphy ha firmato con Netflix un contratto da 300 milioni di dollari per cinque anni.

  • La famiglia di Halston, ha protestato per la serie: "Non riflette il vero Halston. Era un maniaco del lavoro che, se necessario, avrebbe lavorato fino alle 2 del mattino”. 

  • Tra le curiosità storiche della serie c’è anche la sfilata a Versailles del 1973: una "sfida” tra 5 stilisti americani e 5 francesi, a cui parteciparono  Halston, Ann Klein ( la sua assistente era Donna Karan), Bill Blass, Stephen Burrows e Oscar de la Renta, dall'altra Yves Saint Laurent, Marc Bohan per Christian Dior, Pierre Cardin, Emanuel Ungaro e Hubert de Givenchy.

  • L’ex residenza di Halston, nell'Upper East Side e progettata nel 1966 dal famoso architetto Paul Rudolph , è stata venduta nel 1974 per 18 milioni di dollari. 

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