Lavoro da remoto

Smart working, proroga 31 dicembre 2021 anche per dipendenti privati

Allo studio del governo una proroga al 31 dicembre 2021 delle regole per lo smart working per i lavoratori privati, come per i dipendenti pubblici. Novità

Smart working, proroga 31 dicembre 2021 anche per dipendenti privati

Cosa accadrà ai lavoratori dipendenti delle aziende private in smart working con la fine dello stato di emergenza (31 luglio 2021)? Dovranno tornare in ufficio?

 

Il governo sta vagliando un emendamento al Decreto Riaperture che prevede il prolungamento del lavoro agile per i dipendenti privati fino a fine anno, al 31 dicembre 2021 come per i dipendenti pubblici.  

 

Smart working: cosa accadrà il 31 luglio 2021 con fine stato emergenza

Smart working sotto la lente del governo in vista della fine dello stato di emergenza fissato al 31 luglio 2021, che riporterà alla normalità le regole sul lavoro agile costringendo i datori di lavoro a firmare accordi individuali con i dipendenti per il lavoro da casa.

 

Lo snellimento delle procedure sul lavoro agile introdotto per via della pandemia da Coronavirus a marzo del 2020 ha permesso a moltissime persone di poter continuare a lavorare da casa senza provocare alcuna interruzione dell’attività. È stata una vera salvezza per aziende e lavoratori, con 5 milioni di smart workers in tutta Italia.

 

Cosa succederà con la fine dello Stato di emergenza? Questa domanda se la stanno ponendo in molti sperando che le misure sulle smart working possano essere prorogate almeno fino alla fine dell’anno, quando speriamo un po’ tutti avranno potuto vaccinarsi.

 

Smart working fino al 31 dicembre 2021 anche per i dipendenti privati

L’esecutivo starebbe pensando di prolungare le misure sullo smart working al 31 dicembre 2021 anche per i dipendenti privati, con un emendamento al Decreto Riaperture all’esame della Camera. L’idea sarebbe quella di sganciare il lavoro agile dallo stato di emergenza, la cui scadenza è al momento fissata al 31 luglio 2021.

 

In tal modo le regole generalizzate sullo smart working in tempi di pandemia verrebbero applicate non più solo ai dipendenti pubblici ma anche ai lavoratori privati.

 

“Credo che lo smart working sia una novità che diventerà una costante e crescerà l’utilizzo di questo strumento – ha dichiarato il ministro del Lavoro Andrea Orlando -. Credo che si debba partire da confronto con parti sociali in un accordo quadro di carattere generale, con alcuni paletti messi dalla legge. Non credo che si debba fare una disciplina di dettaglio, molto deve essere rimesso alla contrattazione tra le parti sociali, però alcuni punti come il diritto alla disconnessione e la garanzia che il lavoro avvenga in sicurezza, devono essere disciplinate in qualche modo da una normativa”.

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