
Una “zona bianca rafforzata” per evitare l’“effetto Sardegna” e quindi un aumento esponenziale e rapido dei contagi dopo il passaggio nella fascia più bassa di rischio.
I governatori inizieranno a discutere di questa ipotesi nel vertice in programma oggi, come confermato anche dal presidente del Friuli Venezia Giulia e della conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.
Dal 24 maggio tutta Italia è in giallo, ma dal 1° giugno tre Regioni- FVG, Molise e Sardegna-dovrebbero passare in fascia bianca; il 7 giugno saranno seguite da Abruzzo, Liguria e Veneto, mentre il 14 giugno da Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna. Sempre se i numeri relativi ai contagi dovessero essere confermati: si accede alla zona bianca con un’incidenza di contagi sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti per 3 settimane di seguito.
Zona bianca rafforzata, di cosa si discute
L’obiettivo è garantire una continuità delle riaperture, quindi definire una serie di regole condivise per evitare, proprio come accaduto alla Sardegna lo scorso marzo, che dopo la zona bianca avvenga una retrocessione nelle fasce più elevate di rischio.
La zona bianca infatti ha come uniche regole l’utilizzo delle mascherine e l’obbligo di distanziamento; bar, ristoranti, palestre e piscine possono riaprire senza restrizioni.
Potrebbero essere quindi previste ulteriori misure anti-assembramento sulla movida, come l’obbligo di consumazione seduti al tavolino per i bar e ristoranti, come riporta l’Ansa. L’ipotesi di introdurre il coprifuoco alle 24- che in zona bianca non è invece previsto- è stata per ora smentita da Fedriga tramite un tweet del 25 maggio: “Leggo su alcuni media indiscrezioni riguardo una proposta delle Regioni che prevederebbe coprifuoco alle 24.00 in zona bianca. Ci riuniremo domani per iniziare la discussione, quindi la notizia è priva di ogni fondamento.”
I diversi nodi da sciogliere verranno affrontati nelle prossime ore: al vertice delle Regioni seguirà un incontro con l'Esecutivo.
Sembra invece confermata l'intenzione, nel caso in cui le Regioni finiscano di nuovo in zona gialla, di rientrare nella fascia bianca senza dover aspettare necessariamente tre settimane consecutive, qualora i dati lo permettano.