Mission (im)possibile per Draghi?

Maggioranza divisa, Draghi media su lavoro, giustizia, tasse e ddl Zan

La maggioranza di governo si sta scontrando su moltissimi temi importanti: lavoro, giustizia, appalti, tasse, ddl Zan. Premier Draghi pronto a mediare

Maggioranza divisa, Draghi media su lavoro, giustizia, tasse e ddl Zan

Dopo appena tre mesi di convivenza la maggioranza di governo non sembra andare più così d’accordo. I partiti che hanno detto sì a Draghi si dividono su molti temi: lavoro, giustizia, appalti, tasse, ddl Zan.

 

Il premier sinora è sempre riuscito a trovare una mediazione per riconciliare le posizioni ma la strada da percorrere è lunga e le sfide da affrontare sono tante ed importanti, a partire dal Recovery Fund.

 

Maggioranza di governo divisa su lavoro, giustizia, appalti, tasse, ddl Zan

Pd, M5S, Lega e Forza Italia sono tutti partiti che sorprendentemente fanno parte della stessa maggioranza di governo, quella guidata da Draghi, quella deputata a far rinascere l’Italia dopo la catastrofe creata dal Covid.

 

La convivenza forzata inizia a mostrare i primi segni di sofferenza, prima con lo scontro sulle riaperture e sul coprifuoco, poi su una lista molto più lunga di temi chiave: lavoro, giustizia, appalti, tasse, ddl Zan.

 

I nodi stanno venendo al pettine, ma andiamo con ordine. Le prime scaramucce all’interno della maggioranza di governo sono nate con l’approvazione del Decreto Riaperture, con il premier Draghi che ha deciso di mantenere un approccio graduale cedendo però al pressing della Lega sull’anticipazione delle riaperture, scegliendo di prendersi un “rischio ragionato”.

 

Si è passati poi al ddl Zan, argomento che separa centrodestra da centrosinistra sul quale ancora si sta cercando la quadra mentre in tv gli scontri tra le parti sono ormai all’ordine del giorno.

 

Divide anche la giustizia, con la Guardasigilli Marta Cartabia che non sembra intenzionata a proseguire lungo la linea tracciata dal predecessore pentastellato Alfonso Bonafede, specie sulla prescrizione.

 

Governo: lavoro, appalti, tasse e Fisco al centro dello scontro

All’interno della maggioranza di governo si litiga anche per il lavoro, la Riforma del Fisco e le tasse. Con l’approvazione del Decreto Sostegni bis si è scatenata una bufera attorno al ministro del Lavoro Orlando e alla mini-proroga del blocco dei licenziamenti dal 30 giugno al 28 agosto, con accuse di ogni tipo tra Pd e Lega su presenti sotterfugi per ingannare la maggioranza.

 

Per far ritornare la pace è dovuto intervenire il premier Draghi, proponendo la solita mediazione: cig gratuita anche dopo il 1 luglio in cambio dell’impegno da parte delle aziende di non licenziare.  

 

A far scattare la bagarre ci sono però altri temi chiave, come la proposta del segretario del Pd Letta di aumentare la tassa di successione per i patrimoni sopra ai 5 milioni di euro per creare una “dote” di circa 10 mila euro per i diciottenni.

 

Al centro del dibattito, sempre più animato, anche la Riforma fiscale e il tema degli appalti del Decreto Semplificazioni, con il governo intenzionato a stralciare le norme maggiormente divisive per rinviarle alla legge delega del Recovery.

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