È ancora la riforma della PAC (Politica Agricola Comune) a dominare il vis-a-vis tra i Ministri dell’Agricoltura dell’Ue riuniti nella 2-giorni del Consiglio AGRIFISH a Bruxelles. Una negoziazione che va avanti da ieri ad oltranza in un confronto che, per l’Italia, mette sul tavolo 50 miliardi di euro e che continuerà ad essere discusso in serata. “Sono ore importanti per il futuro dell’agricoltura europea.
L’accordo sulla PAC è un obiettivo da raggiungere assieme, abbandonando i punti di divisione e concentrandoci su ciò che unisce Consiglio, Parlamento e Commissione”, ha dichiarato ai margini dell’incontro il Ministro per le Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.
Verso una PAC ambiziosa e sostenibile
“Su architettura verde e condizionalità sociale” ci sono le premesse per “raggiungere una sintesi” per una PAC ambiziosa, “sostenibile” (a livello ambientale ed economico) per agricoltori e produttori. Ogni Paese deve poter “applicare con la giusta flessibilità l’ampio set di strumenti, compresi quelli sugli eco-schemi” (messi in campo dall’Ue) - ha ricordato il Ministro in un messaggio su Twitter.
Ha anche aggiunto che da Roma c’è la “massima disponibilità” a trattare prima di trovare intese su decisioni importanti come quelle dell’architettura verde e della condizionalità sociale, ossia la “riduzione degli aiuti in caso di violazione dei diritti dei lavoratori”, ha chiarito il Ministro.
L’Italia accoglie la proposta di compromesso della Commissione che tiene in considerazione le necessità degli agricoltori e di quanti sono attivi nel settore, con lo scopo di incidere il meno possibile“sugli oneri burocratici” gravanti sugli Stati membri e che spesso penalizzano le imprese.
Sul periodo estivo a cui va incontro il settore (che vive il graduale rilancio economico per risollevarsi dalla crisi), il Ministro ha spiegato come le “condizionalità di uscita dal blocco dei licenziamenti e le diverse disposizioni sugli ammortizzatori sociali” siano risposte adatte ad “un sistema che si sta riprendendo” dell’emergenza sanitaria.
Accordato all’Italia aumento aiuti per rischio climatico
Dall’inizio del suo incarico nel Governo Draghi, il Ministro ha continuato a chiedere all’Unione di allocare maggiori risorse a meccanismi assicurativi e fondi di mutualizzazione per mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici nelle attività agricole. Ed è oggi che questo impegno ha dato frutti, traducendosi in un “risultato significativo”.
L‘Italia ha “ottenuto l’aumento dall’1 al 3% della dotazione nazionale dei pagamenti diretti per la gestione del rischio climatico”. Lo ha annunciato oggi il Ministro Patuanelli a Bruxelles. “E’ necessario chiedere l’accordo sulla nuova PAC post-2020, comprendendo le esigenze” di tutti i Paesi che stanno valutando aspetti chiave che richiedono ulteriori discussioni.
La Presidenza portoghese dovrebbe adottare le conclusioni dei lavori del Consiglio indicativamente in tarda serata. Tra i punti in agenda, ci sono i nodi della pesca con il Regno Unito (effetti della Brexit), la strategia Farm2Fork e i risultati dello studio della Commissione sulle nuove tecniche genomiche (NTG) con cui si affronta l’incertezza giuridica e le modalità di adattamento della legislazione esistente per tener conto del progresso scientifico e tecnologico.
Nutriscore o NutrInform Battery: dilemma o “convivenza”?
Tra le bilaterali in corso, al Made in Italy sta a cuore quella sull’etichettatura nutrizionale. Sul Nutriscore, il Ministro Patuanelli ha dichiarato che “si salva la mediaticità del semaforo, l’intuitività del colore. Ma è un metodo di condizionamento del mercato per noi inaccettabile” e “fuoriviante”.
Ecco perché l’Italia continua a sostenere la validità del sistema rappresentato dalla contro-proposta dell’Italia: il NutrInform Battery. Patuanelli ha concluso che si potrebbe accettare una soluzione a metà strada: provare a “farli convivere” (in sostanza, adottarli entrambi o per lo meno far sì che uno non escluda l’altro).