Benefit lavoro da casa

Bonus smart working raddoppia nel 2021: 516 euro per scrivanie, sedie

Raddoppia il bonus smart working per l’acquisto di mobilio da ufficio per dipendenti che lavorano da casa: il voucher per scrivanie e sedie passa a 516 euro

Bonus smart working raddoppia nel 2021: 516 euro per scrivanie, sedie

Lavorare in smart working non è sempre un vantaggio, specie se non si ha la possibilità di acquistare una comoda sedia ed una scrivania per svolgere in modo salutare il lavoro da casa.

 

Grazie ad un emendamento al Decreto Sostegni è stato raddoppiato per tutto il 2021 il bonus per i fringe benefits, ossia una forma di retribuzione addizionale non in denaro concessa al lavoratore tramite l’utilizzo di beni e servizi aziendali (auto, telefono, computer, corsi di istruzione) per aumentarne i livelli di soddisfazione e incentivarne la produttività.

 

Rientra nei fringe benefits il bonus smart working, ossia il voucher concesso dalle aziende ai dipendenti che lavorano in remoto per comprare scrivanie, sedie e lampade.  

 

Cos’è, come funziona e a chi spetta il bonus smart working 2021?

 

Bonus smart working raddoppia nel 2021 a 516 euro l’anno

Grazie ad un emendamento al Decreto Sostegni migliora il welfare aziendale. Secondo quanto recita l’articolo 6 del testo è stato raddoppiato per tutto il periodo d’imposta 2021 il bonus smart working, ossia il voucher per l’acquisto di scrivanie e sedie per i dipendenti che lavorano da casa con l’obiettivo di agevolare il lavoro da remoto realizzando un ufficio domestico.

 

Il bonus smart working passa così da 258,23 a 516,46 euro l’anno. Come funziona, a chi spetta? Potranno beneficiare del voucher solo le aziende che decidono di utilizzare l’agevolazione, conosciuta nel 2020 dall’80% delle imprese: più nelle multinazionali, meno dalle piccole aziende.

 

L’azienda ha due possibilità:

  • acquistare mobilio da ufficio e consegnarlo a domicilio ai dipendenti deducendo le spese sostenute;

  • distribuire voucher ai dipendenti da spendere in negozi convenzionati.

 

Bonus smart working 2021 per sostenere il settore dell’arredo

Il raddoppio del bonus smart working non è una buona notizia solo per i lavoratori da remoto ma anche per l’intero settore dell’arredo, colpito pesantemente dalla crisi economica Covid.

 

Secondo un’indagine di Fondazione Ambrosetti grazie al bonus smart working “si metterebbero in moto, potenzialmente, 1,6 miliardi di euro di consumi nel Paese”.

 

Visti i benefici sull’intera economia italiana del bonus smart working ed il calo del fatturato del 20% registrato nel 2020 del settore arredo, Federlegno Arredo aveva chiesto che la soglia dei fringe benefits fosse elevata fino a 1000 euro.

 

Secondo il Presidente di Assufficio, Gianfranco Marinelli, “il precedente plafond era insufficiente per allestire in casa una postazione di lavoro consona ai criteri di ergonomia e salubrità mentre il raddoppio dell’importo, pur non consentendo grandi spese, permetterà almeno di acquistare una seduta ergonomica, una piccola scrivania regolabile in altezza o un’illuminazione specifica, indispensabili al lavoro da remoto”.

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