Route presidenziale – Retroscena

Biden a Bruxelles: agenda e perimetri, bandiera e luci NATO in città

È arrivato ieri sera. L’agenda di una 2-giorni di incontri con Alleati, Ue e Re. Luci blu in Grand Place, sicurezza al massimo, traffico deviato e i fan Dem

Biden a Bruxelles: agenda e perimetri, bandiera e luci NATO in città

La riapertura estiva post-lockdown nella capitale d’Europa è stata disposta giusto qualche giorno prima della visita di Joe Biden al quartier-generale della NATO e dell’Unione europea in occasione dei rispettivi summit di questa settimana.

 

Il Presidente degli Stati Uniti è atterrato ieri sera in Belgio. Lo aspetta una fitta agenda di incontri e spostamenti. La città lo ha accolto vestita di “blu”.

 

America is Back” (to Brussels)

Un momento attesissimo sia dalle istituzioni che da giornalisti e cittadini (compresi gli americani di stanza a Bruxelles). È ormai da una settimana, e ancor più in queste ore, che le autorità e le forze dell’ordine stanno preparando il “campo” su cui si muoverà il Presidente.

 

Anche il traffico si interrompe per oltre 2 giorni per liberare e controllare una serie di vie e punti strategici che vanno dalla sede della NATO alla residenza reale e coprono le route istituzionali dall’Ambasciata statunitense di Art Loi fino ai gate del Consiglio e della Commissione europea.

 

Check di sicurezza e perquisizioni

Reduce dal G7 in Cornovaglia, Biden è atterrato alle 20:48 all’aeroporto militare di Melsbroek. Per motivi di sicurezza, non è stato possibile comunicare in anticipo l’ora ufficiale del suo arrivo. Filo spinato, transenne, poliziotti, moto-scorta e sirene. L’atmosfera che si respira è quasi da film. A questo si aggiunge i primi percorsi dei SUV blindati che trasportano lo staff dell’Amministrazione USA e il seguito del Presidente per raggiungere la struttura che ospita la delegazione americana di circa 1000 persone: “The Hotel”, un grattacielo situato nella zona di Louise - Toison d’Or.

 

Come ci si aspettava, gli americani (e i federali belgi) hanno ‘calibrato’ tutte le misure di sicurezza: perquisiti anche i giornalisti, dopo un accurato controllo operato dai Servizi Segreti inviati da Washington. Immancabili i cecchini posizionati sull’asfalto e sui tetti. Joe Biden aveva espresso il desiderio di un’accoglienza sobria per questa prima visita in Europa. Ad attenderlo, quindi, solo una delegazione belga di 50 auto e bus, con un red carpet dispiegato ed una quindicina di musicisti per la fanfara.

 

Visto il programma inteso e i numerosi incontri previsti, ci sono voluti solo 66 secondi per il saluto ufficiale al Premier belga De Croo, a cui è spettato il primo welcome al Presidente. A conclusione del protocollo di benvenuto, Biden è partito in direzione dell’Ambasciata USA (la Mission nel gergo), dove ha pernottato, situata accanto al Park Royal.

 

 

Issate bandiere NATO, cambio veste al Manneken-Pis

Luci blu illuminano queste serate (sempre magiche) in Grand Place e la fontana di Montgomery in occasione del summit NATO. Ieri sera il campanile del Hotel de Ville ha attratto numerosi scatti e video diventati subito virali.

 

Sui Social è finito anche il Manneken-Pis (statua del fanciullo simbolo di Bruxelles), vestito con i colori dell’Alleanza Atlantica per celebrare l’evento. Bandiera NATO issata anche all’Arco Trionfale del Parco del Cinquantenario.

 

 

La route presidenziale

Questa mattina, Joe Biden si sta preparando per il primo confronto con gli Alleati alla NATO (10:30). È qui che dalle 13:00 iniziano i talk sulle questioni di difesa e sicurezza con i rappresentanti dei Paesi membri. Nel tardo pomeriggio, affronterà Erdogan per una serie di punti tra cui i diritti umani e il ruolo della Turchia in Siria. In serata, farà rientro all’Ambasciata.

 

L’incontro con il Re Filippo al Palazzo Reale e un nuovo vis-a-vis con il Primo Ministro belga è in agenda per martedì 15. Infine, nel pomeriggio, sarà all’Europa building per l’appuntamento (dalle 12:15 alle 14:15) con il duo Michel-Von der Leyen al Consiglio europeo.

 

Raduno DEM: #BarksforBiden

Un gruppo di espatriati americani in Belgio ha celebrato la visita del Presidente Joe Biden con un simpatico raduno a prova di Covid nel cuore del distretto europeo di Bruxelles e portando con sé i loro cani. Organizzato dai Democratici all’estero-Circolo del Belgio (DAB), l’evento di domenica pomeriggio ha ospitato a Place du Luxembourg una manifestazione pubblica, con distanziamento sociale. Bandierine e banner sventolate ed esibiti per attenzionare le ‘causecentrali del Partito.

 

Tra queste, Black Lives Matter, il cambiamento climatico e diritti delle donne. È stato il “Barks for Biden(cani che abbaiano) il plauso simbolico e originale al Presidente con cui i membri del gruppo hanno esibito i loro cani in vestiti ‘a stelle strisce’ in onore della sua visita. A raccontare l’iniziativa a The Italian Times è stato Larry Moffet, expat di lunga data a Bruxelles ed esponente del gruppo.

 

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