
Negli Stati Uniti è tempo di riaperture. Come già annunciato, ora il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha confermato la revoca delle restrizioni legate al Covid, dopo aver raggiunto il 70% di immunizzati tra la popolazione dai 18 anni in su (con una dose almeno di vaccino).
Ma il provvedimento adottato nella Grande Mela è solo l’ultimo in ordine di tempo tra quelli decisi da altri Stati e sarà seguito da nuovi allentamenti che riguardano anche Florida, Maine, Washington e Alabama.
Anche in Europa si va verso la revoca di molte misure anti-Covid, in particolare dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, che in Israele è già caduto anche al chiuso.
Il punto della situazione.
Usa: dopo California e Massachusetts, anche Ny
Le prime revoche erano state annunciate e sono confermate: nello Stato di New York cade l’obbligo di mascherina all’aperto per i vaccinati, che hanno raggiunto quota 70% della popolazione maggiorenne. Ma non è tutto, perché nelle prossime settimane verrà meno anche l’obbligo di misurazione della febbre all’ingresso dei centri commerciali, insieme al distanziamento sociale (che rimangono facoltativi anche in palestre e centri estetici), mentre in ristoranti si è già tornati alla capienza massima.
Da oggi riaprono anche gli esercizi in California e Massachusetts, mentre nello Stato di Washington e nel Maine i divieti verranno tolti il 30 giugno. In Michigan e Florida l’allenamento arriverà il 1° luglio, in Alabama il 6 luglio.
Israele: niente mascherine, neppure al chiuso
È stato il primo paese a raggiungere l’immunità di gregge e a iniziare a riaprire. Ora cade anche l’obbligo di mascherine persino al chiuso. Lo ha stabilito un emendamento firmato dal direttore generale del ministero della Salute israeliano, Chezy Levy. Le attività commerciali e i locali possono, dunque, tornare alla piena normalità pre-Covid. Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle residenze per anziani e dalle istituzioni sanitarie che prevedono una lunga degenza, così come le strutture per le quarantene e gli aerei, dove rimane obbligatorio l'uso della mascherina.
Germania: riaperture
È stato il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, a ritenere che i tempi siano maturi per abbandonare la mascherina nei luoghi aperti: un primo passo per farne a meno progressivamente. La misura è progressiva: “Nelle regioni in cui l'incidenza è particolarmente bassa questo può avvenire anche all'interno. L'indicazione rimane comunque questa: in caso di dubbio meglio indossare la mascherina. Soprattutto quando si viaggia e negli incontri negli spazi interni” ha spiegato Spahn.
Francia: stop mascherine dal luglio
Ad annunciarlo nei giorni scorsi era stato il ministro della Salute di Parigi: di fronte ai dati epidemiologici in miglioramento, dal 30 giugno potrebbe venire meno l’obbligo di mascherina all’aperto in Francia. Nella stessa data termineranno anche il coprifuoco, l limite di capacità negli edifici aperti al pubblico (pur mantenendo misure di protezione e distanziamento sociale) e la possibilità di accedere a tutti gli eventi con più di mille persone, in esterno e in interno. Rimangono chiuse le discoteche.
Disneyland Parigi, la meta turistica privata più visitata al mondo e chiusa dal 30 ottobre per la pandemia, dovrebbe riaprire dal 17 giugno.
Spagna: via le mascherine e stadi aperti
Con la revoca dello stato d’emergenza decisa lo scorso 9 maggio, in Spagna è venuto meno il coprifuoco, così come è stato cancellato l’obbligo di mascherina all’aperto in molte località turistiche. Il pubblico è anche tornato sugli spalti degli stadi di calcio a Valencia e Villarreal, pur con accessi limitati e obbligo di mascherina Ffp2.
Regno Unito: slittano le riaperture
Chi va in controtendenza, a causa della variante Delta, è invece il Regno Unito. Il premier, Boris Johnson, è stato costretto a rinviare di 4 settimane l’attesa riapertura totale, prevista inizialmente per il 21 giugno.