Il settore dei matrimoni spera nell’approvazione di un contributo a fondo perduto per il comparto wedding e nella detrazione delle spese del 25% per gli sposi.
Queste le proposte avanzate con un emendamento in sede di conversione del Decreto Sostegni bis, per supportare uno tra i comparti più colpiti, se non il più colpito, dalla crisi collegata all’emergenza da Covid-19.
Matrimoni: emendamento Sostegni bis per contributo a fondo perduto
Il settore dei matrimoni ha subito importanti perdite a causa del Coronavirus, con i lockdown e le misure restrittive anti-Covid del governo che hanno bloccato il 90% delle celebrazioni.
Per sostenere il comparto wedding è stata avanzata una proposta emendativa al Decreto Sostegni bis “vista l’elevata incertezza sulle tempistiche di ripresa dovuta a diversi aspetti : gli operatori di questa filiera riprenderanno di fatto a fatturare non prima di otto/dodici mesi dalla conclusione della fase emergenziale, con un lungo preavviso rispetto al momento della cerimonia; infatti le persone che ordinano un abito per il matrimonio, civile o religioso, riservano una location, prenotano un servizio fotografico, ecc. non effettuano un pagamento integrale al momento della prenotazione, ma versano solo una piccola parte del prezzo, pari solitamente al 20% rinviando il saldo a pochi giorni prima della cerimonia”.
Previsto un contributo a fondo perduto a sostegno degli operatori del settore wedding, in misura pari al 30% della differenza tra il fatturato annuale del 2020 e quello del 2019, con un contributo pari a 5000 euro per le imprese costituite o avviate nel corso del 2019 o del 2020.
Per ottenere il contributo a fondo perduto l'impresa richiedente dovrà compilare una autocertificazione attestante l'appartenenza al comparto "Wedding" dalla quale si evinca che la quota di fatturato derivante dallo stesso sia non inferiore al 60% del fatturato del 2019.
In particolare, l’azienda dovrà possedere almeno uno dei seguenti codici Ateco: 10.71.2 / 14.13 / 14.14 / 14.19.1 / 14.13 / 74.10.1 / 15.2 / 18.12 / 18.14 / 32.12 / 32.99.90 / 46.19.01 / 46.16.01 / 47.59.2 / 47.71.1 / 47.71.3 / 47.71.5 / 47.72 / 47.76.10 / 47.77.00 / 47.78.35 (commercio) / 49.32.2 / 56 (56.1 -56.2-56.3) / 74.20 (in dett. 74.20.19) / 74.20 / 74.90.99 / 79.1 / 90.01.09 / 90.02.01 / 96.02 / 96.09.03 / 96.09.05 / 97.00.00 / 56.21.00 / 82.30 / 77.39.94.
Emendamento Sostegni bis: detrazione del 25% per spese sposi
Potrebbero arrivare anche altri aiuti al comparto wedding sotto forma di incentivo al matrimonio con credito d’imposta pari al 60% delle spese e di una detrazione delle spese connesse fino al 25% per gli sposi.
Quest’ultima proposta fissa il limite massimo a 25.000 euro, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.
Le spese per il matrimonio ammesse alla detrazione sarebbero quelle relative al servizio di ristorazione o di catering, all'affitto dei locali, al servizio di wedding planner, agli addobbi floreali, agli abiti degli sposi, al servizio di trucco e acconciatura, al servizio fotografico.