Eurosummit: seconda giornata

Vertice Ue, le conclusioni: focus Russia, Recovery, Covid e migranti

Draghi ha passato in rassegna i temi del Consiglio europeo nella conferenza stampa di chiusura. Da PNRR, variante Delta e immigrazione: esiti dell’incontro.

Vertice Ue, le conclusioni: focus Russia, Recovery, Covid e migranti

Un incontro con tanti punti in agenda di cui uno “imprevisto” (con interventi a gamba tesa sulla legge ungherese difesa da Orban) quello conclusosi oggi a Bruxelles. I 27 capi di Stato e di Governo dell’Unione europea si sono riuniti in una 2-giorni per coordinare la risposta alla pandemia e la ripresa economica, senza tralasciare le minacce comuni in materia di politica estera. Tra queste, preoccupa l’aggressività della Russia.

 

Dopo il tour-de-table sulla situazione covid19, focus su sbarchi e flussi migratori che toccano la sfera delle relazioni esterne. È qui che i leader hanno guardato al dialogo con la Turchia di Erdogan, ma anche con Libia, Sahel ed Etiopia.

 

Oggi si è parlato del “pacchetto recovery”, di cybersicurezza, Unione bancaria e scenari per l’Eurozona nell’era post-lockdown. I lavori sono terminati con l’adozione di conclusioni  che anche il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha passato in rassegna alla conferenza stampa di chiusura.

 

Draghi, pandemia: servono “attenzione e vigilanza”, tamponi e riforma EMA

Sulle riaperture estive, il Premier Mario Draghi ha avvertito, parlando ai giornalisti, su quanto sia importante prevenire la situazione di settembre scorso, in cui si è visto un ritorno a picchi in salita nel numero delle infezioni.

 

La pandemia non è finita” - ha detto - “teniamo alta la pressione sui tamponi (...), continuiamo a farli”, ha detto, riferendosi anche al rischio-varianti e ai nuovi andamenti preoccupanti dei contagi che si registrano in questi giorni nel Regno Unito. Sulla variante Delta, ha ricordato che serve “aumentare il sequenziamento”, prendendo a esempio quei Paesi che lo stanno facendo più dell’Italia.

 

Quanto ai vaccini, Draghi ha spiegato che un “rinforzo” è possibile “forse” con una “riforma dell’EMA”. Sui sieri antivirus prodotti da Russia e Cina, il Premier ha anche anticipato che difficilmente otterranno l’ok dall’Agenzia.

 

Recovery, politiche fiscali e Unione bancaria

Riflettori puntati oggi sulle sfide economiche da affrontare all’indomani della crisi sanitaria. Il confronto è partito dallo stato di avanzamento dell’attuazione del maxi-fondo (Recovery Plan) per il rilancio.

 

Importante la review della Raccomandazione sulla politica economica dell’Eurozona. Oltre ai Piani nazionali (alcuni ancora da approvare), si è parlato anche di tassazione del Digitale e dei progressi compiuti in vista dell’Unione bancaria e dei Mercati dei capitali.

 

Il Piano di ripresa (PNRR) unito alle politiche fiscali nazionali “faranno aumentare la crescita e la porteranno a un tasso più alto di prima della pandemia “, così si è espresso Mario Draghi in merito al capitolo “Recovery”. Se “ben fatti”, gli investimenti nei progetti di rilancio con le risorse di NextGenerationEU genereranno “un aumento della produttività” che contribuirà a diminuire il peso del “debito italiano”, ha puntualizzato.

 

Dialogo con Putin: respinta proposta Merkel-Macron

Dopo quasi 4 ore di bilaterali e sessione a 27 tra i leader Ue, il Consiglio ha respinto la proposta avanzata dall’asse franco-tedesca per aprire un canale di dialogo diretto tra Bruxelles e il Cremlino.

 

Ragion per cui si dice che la cena di ieri sera sia rimasta indigesta ad Angela Merkel, che aveva puntato sulla possibilità di un summit Ue-Mosca in cui affrontare con Putin i dossier più spinosi e nel tentativo di frenare l’aggressività russa e le azioni di destabilizzazione nei confronti degli Stati membri dell’Ue.

 

“Testo impegnativo” sui Migranti

Non si parlava di immigrazione da 3 anni. Questo ha detto Mario Draghi al termine del Consiglio, ritenendosi soddisfatto dell’accordo (un “testo impegnativo”) sui migranti raggiunto a Bruxelles. “Tutto quello che abbiamo chiesto è stato accolto rapidamente”, ha detto.


L’obiettivo era avere un coinvolgimento significativo
(...) nel Nord e Centro Africa, nelle zone che manifestano instabilità” che spinga l’Ue a trovare soluzioni tempestive con Governi come quelli di Turchia e Libia.

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