L’evento

Cina: “Nè prevaricatori né prevaricati”. Oggi il 100° del PCC

Si celebra oggi a Pechino il centenario del Partito Comunista tra misure di sicurezza rafforzate anche a causa della pandemia. Chiusa piazza Tiananmen

Cina: “Nè prevaricatori né prevaricati”. Oggi il 100° del PCC

Il Partito Comunista cinese compie oggi 100 anni. In un’altra epoca sarebbero state organizzate manifestazioni di massa per celebrare l’importante anniversario, ma la pandemia ha influenzato i programmi, costringendo a limitare gli eventi di massa per non correre il rischio di nuovi aumenti nei contagi Covid.

 

Il China Post ha reso noto ieri che oggi sarà emessa una speciale serie di 20 francobolli commemorativi e una busta per celebrare il 100° anniversario della fondazione del Partito Comunista Cinese (PCC). I francobolli hanno un inchiostro rosso fluorescente, con il rosso e l'oro come colori principali dell'immagine, ossia gli stessi della bandiera della Repubblica popolare cinese.

 

La busta commemorativa, invece, ha una serie di simboli come l'emblema del Partito, la Grande Muraglia e un'iscrizione dorata in caratteri cinesi con lo slogan: “Rimanere fedeli all'aspirazione originale e alla missione fondante del Partito".

Ma quali altri eventi sono in programma?

 

Xi: "La Cina per una società nuova"

Le misure di sicurezza sono ingenti, come sempre in queste occasioni, ma quest’anno ancora di più, a causa del rischio di contagi Covid. Non è prevista, infatti, alcuna una parata militare come invece accadde nell'ottobre del 2019 per i 70 anni dalla fondazione della Repubblica Popolare. Piazza Tienanmen, poi, sarà blindata e chiusa al traffico.

 

Non manca, però, un discorso da parte del presidente cinese, Xi Jinping, che è anche a capo del partito come segretario generale. "La Cina ha raggiunto la costruzione di una società moderatamente prospera in tutti gli aspetti" ha annunciato il leader, nel discorso di apertura. "Il popolo cinese - ha aggiunto Xi - "non è solo stato bravo a distruggere il vecchio mondo, ma anche a costruirne uno nuovo". 

 

I nodi di Hong Kong e Taiwan

Nelle parole del Presidente cinese un esplicito richiamo alla questione di Hong Kong e Taiwan: "Risolvere la questione di Taiwan e realizzare la completa riunificazione dell'isola con la Cina sono una "missione storica" del Partito Comunista Cinese" ha detto Xi Jinping.

 

"Nessuno deve sottovalutare la risolutezza del popolo cinese di difendere la propria sovranità nazionale e integrità territoriale" ha aggiunto Xi, senza citare in modo diretto gli Stati Uniti, ma con evidenti riferimenti sotto traccia, come quando Xi Jinping ha dichiarato: "Non abbiamo mai prevaricato popoli di altri Paesi e non lo faremo mai, ma non permetteremo a forze straniere di prevaricarci, opprimerci o soggiogarci".

 

Come già avvenuto fino ad ora, infatti, Pechino si è confermata come “baluardo” anti europeo e anti americano, più vicina alla Russia di Putin, di fatto consolidando la tensione reciproca tra il blocco orientale e quello occidentale del mondo. A tenere banco, oltre alle politiche economiche “spregiudicate” cinesi, è la contestazione, soprattutto da parte di Washington, della violazione dei diritti umani, sia nei confronti della minoranza islamica degli uiguri, sia nei confronti proprio di Hong Kong, senza dimenticare le frizioni con Taiwan e nel Mare Cinese Meridionale.

 

L’anteprima del nido d’Uccello

Intanto, lunedì c’è stata un’anteprima dei festeggiamenti per il centenario del PCC, con le celebrazioni allo stadio Bird’s Nest.

 

Ad esibirsi sono stati cantanti, ballerini e attori davanti a circa 20mila persone, con uno spettacolo chiamato “Il Grande Viaggio”, che ha ripercorso la storia del Partito e della Cina, esaltando quella che è stata definita la vittoria della Repubblica sul Covid.

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