
Diventa attivo oggi il Green Pass europeo, che ha lo scopo di facilitare i viaggi per i cittadini europei all’interno dell’Unione.
Ha validità nei 27 Stati membri, oltre che in alcuni Paesi come Israele, Svizzera eStati Uniti.
Viene rilasciato a chi è stato vaccinato contro il Covid, a chi è guarito o ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico.
Il Green Pass contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità.
Ma mentre preoccupa la variante Delta, restano alcuni punti da chiarire proprio sul certificato vaccinale europeo.
Quante dosi servono per il Green Pass?
È uno dei nodi del Green Pass perché, a differenza del Certificato verde nazionale, prevede un ciclo completo di vaccinazione, dunque due dosi. In Italia, invece, è sufficiente attendere 14 giorni dopo la prima inoculazione per poter richiedere il certificato. Lo stesso accade in altri Stati, come ad esempio la Croazia. Nel nostro Paese, inoltre, è richiesto per partecipare a eventi culturali (concerti, cinema, teatri), feste di matrimonio, appuntamenti sportivi, ecc.
La Commissione europea, pur dando libertà ai singoli Governi di decidere eventuali raccomandazioni, ha esortato a uniformarle entro l’entrata in vigore del Green Pass, dunque entro oggi.
Uniformità tra Paesi Ue
Intanto a 48 ore dall’entrata in vigore del Green Pass Ue, erano stati i commissari Didier Reynders, Thierry Breton e Stella Kyriakides a chiedere ai governi dei 27 Stati membri più coordinamento.
In particolare, in una lettera del 29 giugno, avevano sollecitato l’applicazione delle raccomandazioni del Consiglio Ue per coordinare le misure restrittive sul movimento dei cittadini.
Le attenzioni erano puntate sulla necessità di “di garantire la libertà di movimento delle persone che hanno recuperato dal Covid o hanno completato il ciclo vaccinale”.
La Germania vieta l’ingresso dal Portogallo
Ma è dalla Germania che è arrivato, invece, un divieto di ingresso nel proprio territorio ai cittadini provenienti Portogallo (a meno di una quarantena), a causa dell’incidenza della variante Delta, divenuta dominante.
Secondo il portavoce della Commissione Europea per la Giustizia, Christian Wigand, è una decisione che "non sembra essere in linea" con le raccomandazioni del Consiglio sulle restrizioni di viaggio nell'Ue. "Dobbiamo naturalmente - ha continuato Wigand - rimanere vigili sulla variante Delta e non dimenticare che il coordinamento" tra gli Stati membri è "essenziale".
Un altro caso di scelte normative differenti, poi, arriva dalla Spagna, che non accetta i tamponi antigenici, ma solo quelli molecolari (con risultato negativo) per rilasciare il Green Pass.
QR Code e sicurezza
Tra i dubbi che rimangono c’è anche quello sulla sicurezza del QR Code, che potrebbe essere a rischio di attacco da parte di pirati informatici.
Secondo i dati dell'Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, nel 2020 le azioni di hacker informatici sono cresciute del 40% rispetto all’anno precedente, complice anche lo smart working.
A preoccupare è soprattutto il phishing, che ha riguardato circa l’80% dei tentativi di intromissioni e, in particolare, nelle email.