
La “diaspora” italiana in Belgio deve affrontare una scelta difficile per la partita di Euro2020 Italia-Belgio che si disputa stasera a Monaco e per la quale crescono le attese a Bruxelles, tanto per gli expat italiani, quanto per i fan dei Red Devils. In Belgio, sono registrati circa 300.000 emigrati italiani, ovvero il 12% della popolazione immigrata nel Paese.
Si tratta della seconda comunità più numerosa dopo quella marocchina. Marilena D’Auria, giovane toscana attiva in una nota Ong a Bruxelles, in Belgio si sente ormai “a casa”, dato che il padre è nato in Vallonia, dove i nonni erano immigrati dalla Sicilia. “Questi Europei sono attesi con passione mentre per le strade della capitale si respira finalmente vento di festa, di convivialità, amicizia, scambio e solidarietà tra italiani nel mezzo di un’estate di graduale ritorno alla normalità” – ha detto Marilena – “Ed è rasserenante che ci sia tanta partecipazione. Mi rallegra vedere ragazzi e ragazze in movimento, folle con bandiere, gadget e un carismatico spirito sportivo”, ha concluso.
Italia-Belgio: tutti pronti per la sfida
Uno dei messaggi più inviati questa settimana tra italiani a Bruxelles è senz’altro qualcosa come “dove vai a vedere la partita?” o “dobbiamo assolutamente prenotare”. Si, perché a meno che non la si guardi a casa (opzione meno desiderata dopo quasi un anno di confinamento da pandemia), la visione di quest’importante appuntamento dell'Euro2020 va pianificato in anticipo. O si rischia il fully booked.
Per la gioia di tutti i seguaci dei Red Devils, si legge ovunque il motto “We are all read inside, time to show it”. È la pubblicità dello sponsor, la Jupiler (birra belga) che ha messo banner anche nei luoghi pubblici, nei bar, nelle edicole, nei supermercati (alcuni danno in omaggio la divisa dei Red Devils) e in mezzi pubblici tra cui i bus.
Per non parlare delle automobili en passant che fanno show off di un restyle degli specchietti retrovisori coperti dalle cover tricolore (del Belgio) e le corna dei Red Devils ai lati del tettuccio. E, ancora, domenica scorsa (vittoria del Belgio sul Portogallo), l’Atomium era illuminato con i colori della bandiera, appunto nero, giallo e rosso.
E che dire degli uffici pubblici (ad esempio, anche alle Poste)? Bandierine ovunque. Il corrispondente di Mediaset TV, Leonardo Panetta, ha fatto sorridere con un post Social in cui dice: “Devo prenotare una visita. Agli sportelli della clinica, vedo bandiere, sciarpe e striscioni del Belgio. Che faccio, gli dico che sono italiano o tento l’accento fiammingo?”.
Insomma, è un momento caldo, euforizzante per tutti, studenti, bambini e anziani, in una città che è giovane, pullulata da funzionari, legislatori europei e altri stakeholder globali dell’eurobubble, dove anche il calcio sa essere un infallibile catalizzatore anche per il networking. E che in questi giorni accende i riflettori sull’Italia. Alberto de Filippis, analista politico, producer e giornalista a Bruxelles ha espresso una metafora forte sulla Nazionale di Mancini “Mi sono innamorato di una squadra operaia, senza stelle di cartone”, con l’auspicio che anche i suoi amici stranieri (eccetto gli avversari) apprezzino il gioco degli Azzurri.
Italiani in Belgio: il “sentiment” raccontato dall’Amb. Genuardi
La corrispondente de The Italian Times ha chiesto all’Ambasciatore d’Italia in Belgio, Francesco Genuardi, come si stia vivendo questo momento di crescente energia dopo un lungo lockdown in cui la socialità e gli incontri sono venuti meno.
Nel raccontarci il sentiment generale di cittadini ed expat italiani (o di origine italiana che mantengono una forte identità “tricolore”), l’Ambasciatore ha commentato che “tutti gli italiani delle diverse generazioni sono accomunati, con vivido orgoglio, dal tifo per la Nazionale che, in Belgio, si tocca con mano in ogni città ed in ogni quartiere. Questo Paese trasuda supporto all’Italia e agli Azzurri in una forma intensa e vibrante”. Genuardi ha poi aggiunto che “nei confronti del Belgio, rimane sempre forte la stima ed il rispetto verso una Nazionale belga che è brava, ma anche pericolosa”.
Ed è così, perché le notizia meno felice è il ritorno in campo di Hazard (il nome la dice lunga). Insomma, un mixed feeling di timore ed impazienza di assistere al kick-off di questa grande sfida italo-belga. Sui Red Devils, infine, un tabloid francese ha scritto che “Senza brillantezza, il Belgio ha fatto cadere i campioni in carica” (i portoghesi). Ragion per cui, per l’Italia, sale la tensione dell’attesa del grande confronto.
Partita all’IIC: megaschermo, tifosi e tricolore per gli Azzurri
L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto italiano di Cultura (IIC Bruxelles) hanno predisposto uno spazio d’accoglienza equipaggiato con megaschermo, un’opportunità speciale per seguire l’azione degli Azzurri in compagnia dei propri connazionali e non solo. Fonti di Bruxelles riportano che parteciperanno anche gli altri due Ambasciatori italiani: Pietro Benassi, Rappresentante permanente presso l’Ue, e l’Ambasciatore d’Italia alla NATO, Francesco Talò. E se ci chiedessimo dove vedrà la partita il Presidente dell’Eurocamera, David Sassoli, la risposta potrebbe essere “a Roma”. Resterà invece probabilmente a Bruxelles (a guardare la telecronaca in francese) il Commissario Paolo Gentiloni.
“La Nazionale di Mancini Sta esprimendo un bellissimo calcio, un senso collettivo della squadra simboleggiato dall’abbraccio tra Vialli e Mancini”, ha continuato l’Ambasciatore Genuardi precisando come il vero significato sia un’atmosfera diffusa di “appartenenza alla squadra”.
Un approccio che caratterizza anche l’azione istituzionale di Italy in Belgium, quella presenza che attraverso il “gioco di squadra” rende produttiva la condivisione. “Ecco perché abbiamo organizzato per il 2 luglio - grazie alla collaborazione e disponibilità del Direttore dell’ICC - una piazza italiana dove poterci sgolare tutti insieme e tifare Forza Azzurri! come Sistema Paese”.