Il nodo vaccini a scuola

Vaccino obbligatorio per gli insegnanti, crescono le pressioni

La richiesta arriva dai Presidi, per i docenti che non lo hanno ancora voluto ricevere. Figliuolo: “Mancano all’appello in 215mila”. Oggi sit-in a Roma

Vaccino obbligatorio per gli insegnanti, crescono le pressioni

Il Commissario all’emergenza Covid, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, insiste: occorre “andare a caccia dei 215mila docenti che ancora mancano all’appello”.

 

Sono gli insegnanti che non si sono voluti vaccinare e verso i quali è in corso un’azione di pressing, per evitare di dover ricorrere a una eventuale obbligatorietà.

Un’ipotesi non del tutto esclusa e anzi invocata anche dai presidi italiani.

 

Ecco cosa potrebbe accadere agli insegnanti non vaccinati, alla ripresa dell’anno scolastico.

 

Figliuolo: “Ricerca dei non vaccinati”

Per ora il Commissario Figliuolo si limita a parlare di una ricerca ''ancor più proattiva'' del personale scolastico, docente e non docente, che non ha ancora aderito ''alla campagna vaccinale, coinvolgendo anche i medici competenti per sensibilizzare la comunità scolastica in maniera ancor più capillare''.

 

L’esortazione è giunta tramite una lettera che Figliuolo ha inviato alle Regioni e alle Province autonome, sottolineando sia gli ottimi risultati di alcune Amministrazioni, con l’85% di soggetti immunizzati, sia la scarsa adesione in altre zone d’Italia, ben al di sotto della media nazionale che è dell'80%.

 

Secondo Figliuolo occorre riservare “corsie preferenziali anche presso gli hub vaccinali'' ai docenti e personale scolastico, nell’ambito delle prenotazioni, “in previsione della prossima riapertura degli istituti di formazione con l’inizio del nuovo anno didattico”. Lo scopo è quello di “creare le idonee condizioni di sicurezza per la ripresa delle lezioni in presenza''.

 

Presidi: “Vaccino obbligatorio per docenti e studenti”

Più stringente la richiesta giunta dai Presidi: "Proporrei l'obbligatorietà per quegli insegnanti che non si sono ancora immunizzati, come per i medici. Se una persona costituisce un pericolo sociale deve essere allontanata. Stesso discorso vale per gli studenti: i vaccini salvano le vite, di tutti. Quindi bene all'immunizzazione per la fascia che va dai 12 ai 16 anni".

 

Così in un comunicato il presidente nazionale del sindacato Dirigenti Scuola, Attilio Fratta, che ha organizzato per oggi un sit-in sotto al ministero della Pubblica istruzione a Roma alle 11. L’obiettivo è anche fissare un incontro con il Ministro, Patrizio Bianchi, in cui indicare le linee guida per la ripartenza a settembre.

 

Lo spettro della DAD

"Basta Dad o sarà disobbedienza civile" ha spiegato Fratta, aggiungendo che si sta vivendo "uno dei momenti più complicati della scuola italiana, con lo spettro della didattica e distanza che aleggia sulla ripartenza. Il sindacato porta a Roma le sue istanze per essere parte attiva nel processo decisionale". 

 

"Chiediamo la risoluzione immediata dei nodi più critici legati alla mobilità e all'affidamento dei nuovi incarichi, rendendo disponibili le 370 sedi illegittimamente sottratte - afferma Fratta - Ricordiamo, poi, che il nostro contratto è scaduto il 31 dicembre 2018: da oltre due anni, dunque, aspettiamo l'allineamento retributivo e il mantenimento degli altri impegni già assunti dal governo. Abbiamo tentato in tutti i modi di evitare lo scontro, ritenendo che fosse anche interesse dell'amministrazione". 

 

Il concorso docenti STEM e le bocciature

Parole che arrivano proprio mentre si svolge il concorso STEM, per i docenti delle materie matematico-scientifiche che saranno assunti in 6mila fin da settembre, con procedura immediata, ma i cui risultati sono ben di sotto delle aspettative : ben 8 su 10 non avrebbero superato le prove scritte.

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