Mafia capitale

Mondo di Mezzo, Gianni Alemanno assolto dalle accuse di corruzione

La Cassazione ha assolto l’ex sindaco di Roma Alemanno dalle accuse di corruzione e ha disposto un nuovo processo per traffico di influenze illecite

Mondo di Mezzo, Gianni Alemanno assolto dalle accuse di corruzione

"Finisce un incubo durato 7 anni", queste le prime parole pronunciate dall’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo l’assoluzione dall'accusa di corruzione della Cassazione nell'ambito di uno dei filoni dell'inchiesta Mondo di Mezzo.

 

Deciso, invece, un nuovo processo d'appello per l'accusa di traffico influenze illecite

 

Mondo di Mezzo, assolto Alemanno da corruzione: fine di un incubo

Assolto dall’accusa di corruzione dalla Cassazione l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo, iniziata nel 2014 che portato all’arresto di 37 persone con l’accusa di far parte di un’organizzazione criminale che controlla appalti e finanziamenti pubblici, tra cui Massimo Carminati e Salvatore Buzzi.

 

I giudici della Sesta sezione penale della Cassazione hanno respinto le richieste avanzate dalla procura generale che chiedeva la conferma della condanna dell’ex sindaco di Roma a sei anni, disponendo un nuovo processo d'appello, per la rideterminazione della pena, per il capo di accusa riqualificato con la fattispecie del traffico di influenze illecite in merito allo sblocco dei pagamenti Eur Spa. 

 

"La fine di un incubo durato sette anni, e che obiettivamente poteva essere evitato. Mi sono ritrovato prima mafioso e poi corrotto, adesso rimane un piccolo traffico di influenze che sarà la Corte di appello a giudicare", dichiara Alemanno dopo la pronuncia della Suprema Corte.

 

“Questa sentenza ridimensioni questa vicenda: non c'è più corruzione, non c'è più quel fango che mi era stato tirato addosso", aggiunge Alemanno.

 

Legali Alemanno: annullate tutte ipotesi corruzione inchiesta Mondo di Mezzo

Soddisfatti i legali di Alemanno: "Non possiamo che dirci soddisfatti dell'esito del ricorso che ha annullato tutte le ipotesi di corruzione”. Secondo Cesare Placanica e Filippo Dinacci “la sentenza impugnata non prendeva atto di quanto già aveva statuito sulla vicenda la Corte di Cassazione e soprattutto non considerava che il sindaco Alemanno, al di là del coinvolgimento, solo tramite Panzironi, in alcune specifiche e a nostro modo di vedere lecite vicende". Alemanno "era stato giudicato completamente estraneo alle contestazioni di associazione ipotizzate dalla procura, peraltro solo in parte riscontrate dalle sentenze che si sono occupate della intera vicenda". 

 

Accanto ad Alemanno anche il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri: "Questa sentenza ristabilisce una verità, ma chi risarcirà del danno subito Alemanno e la stessa Capitale d'Italia? Qualche accusatore dormirà sereno questa notte? Le accuse della procura sono state smantellate quasi tutte nel corso degli anni. Credo che adesso debba partire un'operazione di verità. Anche alla luce di quello che ha raccontato Palamara, che offe lo spunto per presentare puntuali denunce".

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