Bufera su diritti tv calcio

Diritti tv Serie A, l’accordo TIM-DAZN sotto la lente dell’Antitrust

Antitrust pronta a sospendere parte dell’accordo TIM – DAZN su diritti Tv della Serie A di calcio per possibile danno utenti e altri operatori. Replica TIM

Diritti tv Serie A, l’accordo TIM-DAZN sotto la lente dell’Antitrust

A rischio l’accordo TIM - DAZN sui diritti Tv della Serie A di calcio, dopo l’avvio di un’indagine dell’Antitrust per possibile intesa restrittiva della concorrenza.

 

L’Autorità valuterà l’adozione di “misure cautelari che verranno decise solo laddove, all’esito del contraddittorio con le parti, dovesse risultare che i comportamenti attuati da TIM e DAZN determinino danni gravi e irreparabili alla concorrenza”.

 

Diritti Tv serie A di calcio: al via istruttoria Antitrust su accordo TIM – DAZN

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato potrebbe intervenire a gamba tesa sull’accordo TIM – DAZN sui diritti tv della Serie A di calcio raggiunto la scorsa primavera, che assegna per i prossimi tre anni l’esclusiva di sette partite settimanali su dieci e la co-esclusiva delle restanti tre.

 

L’Antitrust, dopo il ricorso presentato a giugno 2020 da Sky, ha deciso di avviare un’istruttoria poiché teme che l’intesa possa penalizzare gli abbonati ed altri operatori di tlc come Vodafone, Wind Tre o Fastweb, dalle quali sono arrivate contestazioni.

 

Il procedimento dell’Antitrust, si legge nella nota diffusa ieri, è volto ad accertare “se esista una possibile intesa restrittiva della concorrenza con riferimento alle clausole dell’accordo che limitano commercialmente DAZN nell’offerta di servizi televisivi a pagamento, con l’effetto, fra l’altro, di ridurre la sua capacità di proporre sconti agli utenti finali e di ostacolare gli altri operatori di telecomunicazioni dall’intraprendere eventuali iniziative commerciali”.

 

Inoltre, l’istruttoria è “volta a verificare la restrittività dell’intesa con riferimento a ulteriori elementi che riguardano la possibile adozione da parte di TIM di soluzioni tecniche non disponibili per gli operatori di telecomunicazione concorrenti e che potrebbero tradursi in ostacoli all’adozione di soluzioni tecnologiche proprie”.

 

Antitrust: possibile danno per utenti e altri operatori. La replica di TIM

Secondi l’Antitrust l’accordo tra TIM e DAZN potrebbe determinare “significative distorsioni della concorrenza, in un contesto caratterizzato dall’evoluzione delle modalità di fruizione dei servizi televisivi verso la piattaforma internet e dai conseguenti benefici per i consumatori. Le restrizioni oggetto del procedimento potrebbero, dunque, pregiudicare lo sviluppo concorrenziale nel mercato della pay-tv e nei mercati collegati, come quelli dei servizi di telecomunicazioni fisse al dettaglio e all’ingrosso a banda larga e ultralarga e delle telecomunicazioni mobili.

 

Secondo l’Antitrust, l’accordo potrebbe altresì impedire ai consumatori di scegliere liberamente il proprio fornitore di connettività internet e la modalità di fruizione di DAZN, con un possibile pregiudizio economico ed in termini di varietà delle soluzioni tecnologiche disponibili”.

 

TIM si difende dichiarando: "Siamo fiduciosi che a seguito del contraddittorio con l'Autorità verranno chiariti tutti gli aspetti oggetto del procedimento, certi che l'accordo con DAZN ha come obiettivo quello di sviluppare la concorrenza nel mercato della pay-tv, la visione dei contenuti in streaming e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese a beneficio di tutti clienti e degli operatori di telecomunicazioni".

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