La nuova misura introdotta in Francia da Macron di estendere l’obbligo del Green pass covid per entrare in ristoranti, cinema o teatri, ma anche per prendere l’autobus o un treno, più in generale, in tutti gli eventi o luoghi in cui sono presenti più di 50 persone, ha acceso la discussione anche in Italia.
Green pass ristoranti, bar, trasporti in Italia, chi è favorevole
Le restrizioni francesi per arginare il rischio quarta ondata a causa della variante Delta piacciono al commissario straordinario per l'emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo che ai microfoni del Tg2 Post su RaiDue ha spiegato: "Concordo con Macron sul fatto che la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione. Potrebbe essere anche una spinta per la vaccinazione".
D’accordo sul ’modello Macron' anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che in'intervista rilasiato oggi a Il Messaggero dice: "È sicuramente una scelta giusta. Dovremmo farlo anche in Italia, non chieda a me perché ancora non siamo partiti, io a Speranza l'ho detto tante volte. Pensiamo alle discoteche: se concedessimo ai locali di aprire per i clienti con il Green pass, vedrà che avremmo la corsa di chi ha tra i 18 e i 40 anni a vaccinarsi".
Favorevole anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che in un post su Facebook ha scritto: "Sul green pass sono d’accordo con la Francia! Da governatore, come potrei spiegare ai cittadini che si sono vaccinati che potrebbero dover di nuovo limitare le loro libertà, nonostante tanti sacrifici, per colpa di chi non si è voluto proteggere? Io mi sono vaccinato. Come me milioni di persone lo hanno fatto per senso civico, per la propria salute e quella degli altri. Non è un obbligo ma credo sia giusto, come ha scelto la Francia, impedire l’accesso a bar, ristoranti, cinema e tante altre attività a chi non ha il green pass o almeno il tampone fatto nelle ore precedenti. Perché queste libertà le abbiamo riconquistate soprattutto grazie a chi quel vaccino l’ha fatto. E non merita oggi di doverci rinunciare per colpa di chi è rimasto a guardare... e spesso a criticare”.
Dello stesso parere Matteo Renzi “Il mio consiglio è seguire Macron. Ieri ha fatto un discorso potente e pesante, probabilmente in Francia occorrerà il green pass per entrare anche in bar, ristoranti e teatri. Rischiamo di andare lì anche noi. La mia opinione personale è che io sarei per l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e scolastico. Ma è una mia opinione personale”.
Chi sono i contrari al green pass obbligatorio
Tra i contrari, invece, Matteo Salvini che su Twitter scrive: "Vaccino, tampone o Green Pass per entrare in bar e ristoranti? Non scherziamo".
Giorgia Meloni. “L’idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile”, ha scritto su Twitter.
Attilio Fontana: "Io non ho detto che si debba incentivare il green pass. Ho detto che, laddove è stato previsto, siamo nelle condizioni di poterlo applicare, perché la nostra campagna vaccinale sta andando molto bene".
"In questo momento non ce ne è bisogno, anche perché la campagna vaccinale sta andando molto bene e non abbiamo necessità di usare misure come quelle francesi per incentivarlo", ha continuato il governatore.
"Non è che io chieda l’utilizzo del green pass per andare al ristorante. Ci sono alcune attività per le quali è richiesto l’utilizzo del green pass, ma ci sono dei conflitti a livello di Garante della Privacy. Non in più, ma dove è già previsto", ha concluso Fontana.