
È boom di disdette nell’estate 2021. Sulla scia del timore di contrarre il Covid-19, di fronte al numero di contagi in risalita, ecco che crollano le prenotazioni per le vacanze, soprattutto all’estero.
La Farnesina, inoltre, ha sconsigliato dal mettersi in viaggio verso altri Paesi, per via delle norme dei singoli Stati sulla gestione di casi di positività, con quarantene e tamponi, che sono differenti da Paese e Paese.
Da lunedì, per esempio, per entrare in Francia da Regno Unito, Spagna, Portogallo, Cipro, Grecia e Olanda sarà obbligatorio un test negativo e a Barcellona, in Spagna, è invece tornato il coprifuoco notturno.
Il punto con i consigli del ministero degli Esteri prima di mettersi in viaggio, specie sotto l'aspetto sanitario.
Green Pass revocato se positivi
La prima norma da tenere a mente è che il Green Pass perde di “validità” in caso di positività, o meglio non permette di tornare a casa fino a che non si guarisce o non si risulta positivi al tampone. Pressoché ovunque, in questi casi scatta l’isolamento nei Covid hotel o in strutture individuate dal Paese ospitante.
Il problema è che le spese di soggiorno “obbligato” non sempre sono a carico del Paese nel quale ci si trova.
Nel caso dei ragazzi bloccati a Malta, sono le famiglie degli studenti ad essersi fatte carico del costo dell’hotel e del vitto, pur con l’assistenza sul posto dell’Ambasciata italiana, data anche la minor età di molti dei giovani.
Occorre una copertura assicurativa?
Per questo chi decide di non rinunciare alla propria vacanza all’estero potrebbe pensare a un’assicurazione sanitaria, che però dovrebbe essere scelta tra quelle che coprono sia le spese per le cure mediche, sia quelle per un’eventuale degenza in ospedale o spostamenti e rimpatri.
Se si viaggia in gruppo in modo organizzato, è consigliabile controllare queste condizioni e, nel caso non fossero previste, stipulare una polizza individuale, come spiega la Farnesina che “raccomanda di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi al Covid”.
Viaggio all’estero: dove andare?
Un aiuto, nella scelta della meta estiva, arriva dal sito della Farnesina Viaggiare sicuri dove si trova l'elenco completo e aggiornato di tutte le normative anti-Covid in vigore.
Il Green Pass è generalmente riconosciuto da tutti i Paesi Ue, ma con alcune differenze, per esempio relative alla tempistica entro cui effettuare il tampone negativo in ingresso o riguardo a possibili altre restrizioni, come la quarantena per chi proviene da paesi considerati più a rischio per la presenza maggiore di variante Delta.
Cosa succede se si è positivi
In caso di positività, poi, scattano alcune misure, decide in modo autonomo dai singoli Paesi.
Se la positività viene accertata in aeroporto (magari dopo misurazione della temperatura con termo scanner) si procede con un tampone molecolare o antigenico rapido. Se il contagio fosse confermato nella maggior parte dei casi scatta la quarantena (o isolamento) per due settimane, nella località dove ci si trova.
Come chiarisce la Farnesina, “non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova”.
Cosa possono fare i "contatti"?
La stessa procedura è prevista per i cosiddetti “contatti”, ossia amici o familiari che viaggiano insieme al soggetto positivo, come conferma il ministero degli Esteri: “Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto”.
Se dovesse accadere di dover sottostare a quarantena, è sempre bene informare la stessa Farnesina per ottenere l’assistenza necessaria.
Quando si può tornare in Italia?
Di fronte a situazioni particolari è comunque possibile contattare l’Unità di crisi, per chiedere eventualmente un rimpatrio urgente. Per questo viene messo a disposizione un recapito telefonico apposito (+39 0636225) oppure si può consultare il sito della Farnesina scrivendo via mail o utilizzando i canali social.
I rimborsi
Uno dei motivi per i quali viene consigliata una copertura assicurativa riguarda, oltre alla copertura delle eventuali spese mediche, anche la gestione del rimborso del viaggio. Non a caso è boom di disdette nelle ultime ore. Per poter cancellare la prenotazione o avere diritto a un bonus per usufruire del viaggio in un secondo tempo, occorre che la polizza o le condizioni di viaggio prevedano il rimborso della penale in caso di positività propria o di un familiare prima della partenza, accertata dal referto di un tampone.
Un altro aspetto da considerare è la possibilità di rimborso della penale, se si è costretti a un regime di isolamento prolungamento del soggiorno in caso di positività, o del costo del tampone positivo, effettuato entro 24 ore dalla fine del viaggio. Può essere utile, per poter viaggiare senza incappare in spiacevoli sorprese, prevedere una copertura anche dei costi di un rimpatrio sanitario, insieme a un’assistenza durante il viaggio 24 ore su 24, sette giorni su sette.