
La variante Delta preoccupa, perché spinge al rialzo i contagi.
Nelle ultime 24 ore ci sono stati 3.127 nuovi casi nelle ultime 24 ore su 165.269 tamponi, 3 morti e 501 guariti.
Se l’andamento della curva rimanesse costante, fin dai primi di agosto è possibile in ritorno in zona gialla per cinque Regioni: a rischio ci sono Sardegna, Sicilia, Veneto, Lazio e Campania.
Martedì la cabina di regia si riunirà per discutere del cambio dei parametri per i colori delle Regioni. È prevedibile che acquisteranno più peso le ospedalizzazioni, come chiesto proprio dai Governatori regionali.
Ma è anche possibile che sia esteso l’obbligo del Green Pass per accedere a cinema, teatri, concerti e persino mezzi pubblici di trasporto come i treni a lunga percorrenza.
Per ora sembrerebbe esclusa l’ipotesi di rendere indispensabile la certificazione verde per l’ingresso in bar e ristoranti. Il Comitato tecnico scientifico si riunisce tra oggi e domani, mentre martedì il premier, Mario Draghi, potrebbe convocare la cabina di regia e mettere a punto il testo di un nuovo decreto da portare al vaglio del consiglio dei Ministri tra giovedì e venerdì.
Il punto.
Il nodo: dove rendere obbligatorio il vaccino (o il tampone)
Il vero nodo è dove rendere obbligatorio il Green Pass e dunque la vaccinazione (completa) o il tampone negativo per l’accesso.
Il Comitato tecnico scientifico, che si riunisce tra oggi e domani, sarebbe propenso a prevederlo anche nei ristoranti al chiuso e nei bar, in modo da ridurre non solo i contagi, ma anche la circolazione del virus e la creazione di nuove varianti, come la Delta e la Delta Plus.
È di questa idea il coordinatore e presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Franco Locatelli. “Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. A titolo personale, dico che va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Peraltro, chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato” ha spiegato Locatelli in una intervista al Corriere della Sera.
Le ipotesi
Le ipotesi più probabili riguardano l’obbligatorietà del Green Pass nei locali pubblici a rischio assembramenti come stadi, concerti, fiere, locali da ballo, cinema, teatri e palestre, ma anche banchetti di nozze e cerimonie. Uno dei punti dubbi è la possibilità che il certificato verde sia richiesto anche per accedere ai mezzi di trasporto, in particolare i treni a lunga percorrenza, le navi e gli aerei.
Per ora non sarebbe indispensabile per bus, tram e metropolitane, ma se la curva epidemiologica dovesse registrare un'impennata nelle prossime settimane, il rischio è che possa scattare l’obbligo da settembre anche mezzi pubblici cittadini.
E a scuola?
Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di un obbligo vaccinale per gli insegnanti e il personale ATA. “Come Cts abbiamo chiesto di incentivare al massimo la vaccinazione del personale scolastico. Ma non possiamo decidere noi di renderla obbligatoria, deve farlo la politica, viste le implicazioni anche sociali di una scelta come questa.
L’importante è eliminare le disparità nelle percentuali di vaccinazione, alcune regioni sono avanti nelle coperture, altre hanno percentuali più basse e devono recuperare in fretta questo gap. La priorità è far ripartire la scuola” ha spiegato Locatelli.