
Alla fine i ragazzi italiani rimasti bloccati a Malta dopo che alcuni di loro erano risultati positivi al Sars-Cov2, sono riusciti a tornare a casa. Il rimpatrio, però, è stato rallentato dal fatto che mancava loro un modulo, invece indispensabile per poter varcare nuovamente il confine italiano (ma non solo).
Si tratta del Passenger locator form o Plf, richiesto in realtà a qualunque cittadino dell’Unione europea per gli spostamenti nel Vecchio Continente.
Ecco di cosa si tratta.
Cos’è il Passeger Locator Form
È un documento digitale che contiene tutte le informazioni relative al viaggio in questione, quindi l’identità dei passeggeri, l’itinerario e le modalità di trasferimento, come aereo, nave o treno. Le informazioni richieste vengono inviate alle autorità sanitarie dei singoli Paesi per permettere il tracciamento in caso di contagio.
Quando è necessario
È un certificato richiesto all’interno dell’UE e previsto anche per spostamenti in altri Paesi. In particolare è necessario quando si intende raggiungere o tornare da uno degli Stati del cosiddetto Gruppo C, come da definizione della Farnesina, ossia: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele.
Come sul sito Viaggiare Sicuri, “Gli spostamenti da/per i Paesi dell’elenco C sono consentiti senza una motivazione particolare. Ma nel caso di soggiorno o transito dai Paesi dell’elenco C nei 14 giorni precedenti è richiesta la compilazione di un formulario online di localizzazione (denominato anche Digital Passenger Locator Form - dPLF). E in base all’Ordinanza 18 giugno 2021, dal 21 giugno è inoltre obbligatorio presentare la Certificazione Verde Covid-19”.
In alcuni Stati, come ad esempio la Grecia, il Plf deve essere compilato entro le 23:59 del giorno precedente alla partenza. Chi non lo fa non può entrare nel Paese. Le norme, però, cambiano a seconda del paese in cui si intende viaggiare.
Come si compila il modulo
Il Passenger Locator Form deve essere compilato prima dell’arrivo nel Paese e si può farlo accedendo al sito app.euplf.eu. Una procedura guidata permette di proseguire (selezionando la voce Start here) e poi indicando il Paese dove si intende viaggiare, infine pigiare Continue.
Sono richieste le informazioni sul mezzo di trasporto e poi una registrazione, con username e password, e un indirizzo email per la verifica e la ricezione del documento. Una volta confermato l’account tramite email, si prosegue con la compilazione del Plf secondo le linee guida e infine si invia il modulo.
Il modulo sarà poi trasmesso al proprio indirizzo email, disponibile sia per la stampa cartacea che in formato digitale con QrCode, e dovrà essere esibito all’imbarco o ai controlli all’arrivo.
Quanti moduli occorrono?
Se ci si sposta in famiglia, con più componenti del nucleo, sarà sufficiente un solo modulo con i dati di tutti i viaggiatori.
I minori devono invece essere registrati nel Plf dell’accompagnatore o, se soli, dovranno avere con sé il Plf compilato dal tutore prima della partenza. Se il viaggio prevede più tappe, è necessario compilare un Plf per ciascuno dei Paesi che si intende visitare o nel quale si intende sostare. Non è invece richiesto in caso di scalo aereo, perché sarà sufficiente solo un form relativo alla destinazione finale.
Come anticipato, è necessario compilare un modulo anche prima del rientro in Italia da parte dei residenti che siano stati all’estero.