Il lutto

Morto suicida De Donno, il medico della cura col plasma iperimmune

È diventato noto per aver sostenuto la terapia contro il Covid con il plasma dei guariti, a inizio pandemia. Di recente era diventato medico della mutua

Morto suicida De Donno, il medico della cura col plasma iperimmune

La notizia è giunta all’improvviso, dopo che da qualche tempo non si parlava più di lui.

Ma il nome di Giuseppe De Donno è noto non solo nel mondo medico: nei primi mesi di pandemia, all’epoca del primo lockdown, propose e difese la cura anti-Covid con il plasma iperimmune dei pazienti guariti, da somministrare a quelli in gravi condizioni.

 

Ieri pomeriggio è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Curtatone, alle porte di Mantova, da alcuni parenti. L'ex primario di Pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova si è tolto la vita.

 

Aveva 54 anni e al momento non sono noti i motivi che lo avrebbero portato al gesto.

 

Il suicidio inaspettato

I carabinieri stanno svolgendo accertamenti. In casa di De Donno non sono stati trovati elementi che possano chiarire i motivi del suicidio: non una lettera d'addio né un biglietto che possa spiegare cosa lo abbiano spinto a togliersi la vita.

 

Solo poche settimane fa il medico aveva deciso di lasciare il posto da primario del reparto di Pneumologia del Carlo Poma, per diventare un “semplice” medico di base a Porto Mantovano.

 

Dalla cura al plasma al ritorno ai pazienti della mutua

Nei primi mesi di pandemia De Donno era diventato noto per aver sostenuto, con interviste e nonostante le polemiche (e le critiche) la cura anti-Covid con il plasma iperimmune.

 

Durante il primo lockdown sembrava che potesse essere una strada per affrontare le forme più gravi di infezione da Sars-Cov2. Ma col passare dei mesi quella cura, portata avanti soprattutto dall’ospedale San Matteo di Pavia, è stata accantonata anche a fronte di studi e di ricerche internazionali. Anche per questo il medico aveva progressivamente perso visibilità e forse anche entusiasmo.

 

Il cordoglio e gli amici

"Aveva investito moltissimo anche nelle ricerche sul plasma, cura che ora è stata abbandonata ma che nonostante tutto aveva dato i suoi frutti. L’abbandono del plasma per altre cure per lui è stato sicuramente un colpo decisamente difficile da gestire".

Molti gli attestati di stima, compreso quello del leader della Lega, Matteo Salvini, che aveva sostenuto quella terapia.

 

Secondo il Sindaco di Curtatone, Carlo Bottani, la scelta di fare il medico di base lo aveva comunque resto felice: "Con il nuovo lavoro l’avevamo visto felice della nuova opportunità. Io stesso lo avevo affiancato quando ai primi di giugno aveva annunciato che lasciava l’ospedale per dedicarsi alla medicina di base” ha detto a Il Fatto quotidiano.

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