Atti finali

Riforma Giustizia, oggi voto fiducia alla Camera. Conte striglia suoi

Atteso in serata il voto di fiducia alla Camera sulla Riforma della Giustizia Cartabia. Il leader in pectore Conte si lamenta per le assenze ingiustificate

Riforma Giustizia, oggi voto fiducia alla Camera. Conte striglia suoi

Arriva all’esame della Camera la Riforma della Giustizia Cartabia, su cui il governo ha posto la fiducia. Stasera il voto per giungere all’ok del ddl nella giornata di martedì.

 

Il leader in pectore del M5s Giuseppe Conte, deluso per l’assenza di un quarto dei suoi deputati, tenta di ricompattare il gruppo.

 

Riforma della Giustizia Cartabia: oggi il voto alla Camera

Atteso in serata il voto alla Camera per l’approvazione della Riforma della Giustizia Cartabia, su cui il governo Draghi ha posto la fiducia.

 

“Qualcuno dice che abbiamo accettato un compromesso al ribasso: questa è una rappresentazione assolutamente falsa. Abbiamo ottenuto molto ma non tutti i risultati che abbiamo richiesto. Noi stiamo approvando la riforma Bonafede, la ministra Cartabia ha fatto solo alcune modifiche”, questa la sintesi del pensiero del leader in pectore dei pentastellati Conte sulla Riforma della Giustizia.

 

Parlando della dura trattativa, che ha portato giovedì ad un accordo, il leader M5s ha spiegato: “Siamo usciti da una situazione difficile in cui non si mostrava alcuna via d’uscita. La nostra compattezza è stata la chiave”.

 

“C’erano punti su cui non avremmo potuto transigere. Ci siamo accorti subito di alcune criticità della riforma Cartabia. Erano insuperabili. Il testo così com’era non poteva essere approvato, ho fatto io stesso una grande interlocuzione con il presidente Draghi e gli altri”.

 

Durante l’assemblea con i parlamentari M5s, l’ex premier si è però lamentato delle numerose assenze ingiustificate M5s in Aula, circa 40, che hanno portato alla bocciatura delle pregiudiziali. Tra i primi anche gli ex ministri Fraccaro e Giulia Grillo e l’ex sottosegretario alla Giustizia Ferraresi. Quello che Conte ha visto a Montecitorio "non gli è piaciuto affatto. È vero che era domenica, che la nostra presenza non era fondamentale ma chi vuole bene al M5s partecipa alle votazioni ed ai processi decisori compattamente".

 

Conte ha poi duramente ripreso Alessandro Melicchio per aver votato in dissenso con il gruppo: “Con il tuo voto hai mancato di rispetto a tutti i tuoi colleghi ed è arrogante e presuntuoso pensare che la tua coscienza sia più importante di quella collettiva e dei tuoi colleghi. D’ora in poi queste cose devono cambiare”.

 

Riforma Giustizia, Conte: per tre quarti impianto normativo Bonafede. No voto web

A differenza degli altri partiti della maggioranza secondo i quali la Riforma Cartabia annullerebbe la Riforma Bonafede, il leader in pectore M5s Conte sostiene che "per tre quarti l’impianto normativo complessivo è targato Bonafede-Cinquestelle".

 

Proprio per tale ragione “questo passaggio non merita una votazione sul web: la riforma rimane la riforma Bonafede e quindi non tradiamo nessun valore e non tradiamo nessun principio. Non possiamo presentarci e svolgere l'attività politica, istituzionale e di governo se ogni volta dobbiamo passare per il voto sul web", spiega l’ex premier chiedendo ai suoi di fidarsi "di chi ha le competenze. Bisogna partire dalla conoscenza tecnica approfondita delle questioni altrimenti andiamo avanti a slogan come tutti gli altri e smettiamo di fare politica".

 

Favorevole alla riforma anche l’ex Guardasigilli Bonafede, che voterà la fiducia: “Darò il mio voto favorevole orgoglioso di far parte di un gruppo che ha deciso di contare su una questione importante come la giustizia”.

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