Raggi: completato il 90% degli impegni presi. Roma però è un disastro

Non c’è solo il problema rifiuti a disonorare Roma, anche trasporti, strade, sicurezza e tante altre tantissime cose che non vanno nella Capitale, nonostante la sua bellezza sia riconosciuta in tutto il mondo.

La sindaca uscente Virginia Raggi, ricandidatasi per un secondo mandato, si è data 9 come voto per il lavoro svolto in questi anni, che a quanto pare però non ha sortito gli effetti sperati.

Amministrazione Raggi: realizzato oltre il 90% degli impegni presi

C’è qualcosa che non torna. Roma, la Capitale d’Italia, è sommersa dall’immondizia, piena di buche nelle strade, con cinghiali e gabbiani che girano indisturbati nei quartieri, eppure l’amministrazione Raggi è convinta di aver amministrato la città alla perfezione.

Secondo il dossier redatto dal Campidoglio, a due mesi dal voto per l’elezione del nuovo sindaco di Roma (3 e 4 ottobre 2021), l'amministrazione avrebbe posto fede ad oltre il 90% degli impegni presi, avrebbe completato con successo il 94,31% dei propri compiti.

Praticamente impeccabile il lavoro svolto, tanto da meritare bonus per 36 milioni di euro. Ringraziano i dipendenti di Roma Capitale, che sicuramente ricorderanno la bontà dell’amministrazione Raggi, soprattutto quando si troveranno in cabina elettorale.

Roma è un disastro. Il 3 e 4 ottobre si vota per elezione nuovo sindaco

Negli ultimi tempi le pagine dei giornali di tutto il mondo si sono riempite di articoli sulle disastrose condizioni in cui si trova Roma: bus in fiamme, immondizia nelle strade, parchi non curati, alberi che cadono sulle auto, sporcizia ovunque, stazioni della metro chiuse per mesi, buche nelle strade…. molti, davvero tanti i problemi di Roma che nel tempo sembrano non essere affatto cambiati.

Girando per le strade della Capitale, anche in centro, non si ha l’idea di un’amministrazione efficiente. I romani guardano con speranza all’elezione del nuovo sindaco per un futuro migliore. Tra i candidati sindaco di Roma oltre a Virginia Raggi, ci sono Enrico Michetti, Carlo Calenda e Roberto Gualtieri.