Vaccini - Il punto

Vaccini obbligatori e lavoro, Confindustria in pressing sui sindacati

Polemiche anche per le parole dell’infettivologo Matteo Bassetti sull’obbligo di immunizzazione per tutti gli over 40. Intanto vaccini oltre i 75 milioni

Vaccini obbligatori e lavoro, Confindustria in pressing sui sindacati

Sono 7.470 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, a fronte dei 7.224 del giorno precedente. In lieve calo il numero delle vittime, 45 contro le 49 di venerdì. Il tasso di positività è del 2,93%, in leggera discesa rispetto al 3,2% dell’ultima rilevazione.

 

Intanto la campagna vaccinale ha fatto segnare un nuovo traguardo, con 75.040.135 dosi di vaccino somministrate in Italia.

Sono 36.204.826 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 67,03% della popolazione over 12.

Al momento le Regioni hanno somministrato il 92,4% delle 81.203.519 dosi distribuite.

 

Ma è polemica sul Green Pass e l’obbligo vaccinale, dopo gli interventi dell’infettivologo Matteo Bassetti e del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

 

Carlo Bonomi: “I sindacati sbagliano”

Ad agitare le acque agostane nel mondo del lavoro, nonostante il periodo di ferie per molti italiani, ci ha pensato il numero 1 di Confindustria, organizzazione che già aveva proposto il Green Pass obbligatorio per lavorare. Carlo Bonomi, intervenendo al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, ha affermato che i sindacati "hanno fatto un grande errore" su vaccini, Green pass e altre misure di sicurezza per la ripartenza delle imprese e il ministro del Lavoro, per quel decreto anti-delocalizzazioni che sembra nascondere un "intento punitivo" verso le aziende.

 

"Sono rimasto colpito di fronte alla possibilità di sedersi a un tavolo e dare una via al Paese" e non averlo fatto, alla possibilità di "rispondere alle due grandi incognite: la salute e le riforme. Abbiamo fallito e mi ci metto anche io, ma – ha spiegato - i sindacati hanno fatto un grande errore. Potevamo costruire quello che i nostri padri hanno fatto con la polio, non abbiamo tempo da perdere".

“Sono rimasto molto perplesso dall' atteggiamento di alcuni corpi sociali – ha proseguito - Pensavo che sull'onda del momento drammatico vissuto, più di 128.000 morti nel nostro Paese" ci fosse una interlocuzione visto come "nel momento di difficoltà abbiamo tenuto insieme il Paese, ci siamo seduti intorno a un tavolo".

 

Poi, però, le parole distensive del numero 1 di viale Astronomia, spiegando: “Sono pronto anche adesso, come lo ero ieri, ad accordarmi con i sindacati per un protocollo sui vaccini in azienda".

 

Bassetti: sì all’obbligo vaccinale, no ai tamponi

Altre polemiche sono state sollevate dalle parole dell’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, che si è detto favorevole all'obbligo vaccinale per tutti. "L'obbligo è l'unico strumento per rimediare nel prossimo mese e mezzo a una situazione che diventerà insostenibile" ha spiegato l’esperto.

 

"Per accedere al Green Pass bisognerebbe essere vaccinati o dimostrare di aver avuto la malattia. Via i tamponi. Un obbligo al contrario, in pratica" ha chiarito l’infettivologo, aggiungendo: "Per prendere un treno, un bus o un aereo bisogna essere immunizzati. Anche perché il tampone alimenta un business clamoroso".

 

L’unica eccezione, secondo Bassetti, andrebbe riservata a chi il vaccino non può farlo: "Lascerei la possibilità di fare il tampone a chi non si può vaccinare”.

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