
Il premier Draghi questa mattina ad Amatrice ha deposto una corona d'alloro al monumento delle vittime del terremoto, nel parco don Minozzi della cittadina laziale che fu distrutta dalla scossa di magnitudo 6 la notte del 24 agosto 2016. In ricordo di quella immane tragedia una lapide con i nomi delle 237 vittime della cittadina, delle 299 complessive.
Draghi ricorda la vittime del terremoto di Amatrice
"Se oggi sono qui è perché lo Stato vi è vicino. In passato è stato lento ma adesso la situazione è diversa: i lavori di ricostruzione stanno procedendo più velocemente. Sono oggi qui a portarvi fiducia e l'impegno del Governo". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi incontrando una delegazione di familiari delle vittime del terremoto di Amatrice, nel giorno del quinto anniversario dalla tragedia. A riferirlo una nota di Palazzo Chigi, aggiungendo che il premier ha ascoltato con grande attenzione e partecipazione le parole dei familiari delle vittime.
La cerimonia
Dopo aver deposto la corona al suono della tromba suonata da un carabiniere che ha intonato il Silenzio, è seguita la cerimonia che ha visto la partecipazione anche del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
Tante le cerimonie per il quinto anniversario del sisma che ha distrutto anche i paesini di Accumuli, in provincia di Rieti come Amatrice, e di Arquata sul Tronto (Ascoli Piceno).
Draghi, insieme alle altre autorità, ha partecipato poi anche alla messa celebrata dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, nel campo sportivo vicino.