
Il vaccino anti-Covid di Pfizer è il primo a ricevere l'approvazione definitiva, dopo quella d'urgenza ottenuta l'11 dicembre 2020.
Potrà essere commercializzato col marchio Comirnaty e il via libera definitivo è arrivato dopo la valutazione, da parte della Food and Drug Administration americana, l’agenzia sulla sicurezza dei farmaci, su esperimenti clinici, compresi follow-up di più lunga durata, con la sicurezza e l'efficacia valutati in oltre 40 mila persone. Il vaccino Pfizer resta disponibile con l'uso di emergenza per i bambini dai 12 ai 15 anni.
"L'approvazione di questo vaccino da parte della Fda è una tappa fondamentale mentre continuiamo a combattere la pandemia", ha commentato il commissario ad interim della Food and Drug Administration, Janet Woodcock. "Mentre milioni di persone hanno già ricevuto in sicurezza i vaccini contro il Covid-19, riconosciamo che per alcuni l'approvazione della Fda può ora instillare ulteriore fiducia per farsi vaccinare", ha proseguito.
Verso l’obbligo di vaccino ai militari e a NY
Se il Pentagono valuta l’obbligatorietà dell’immunizzazione per i militari, la città di New York richiederà a ogni dipendente del dipartimento educazione - inclusi insegnanti, presidi, custodi e staff dell’ufficio centrale - di avere almeno una dose di vaccino entro il 27 settembre, senza l’opzione del test settimanale.
Come scrive il New York Times, la novità, che interesserà 148mila dipendenti, dovrebbe essere annunciata a breve. Si tratta di una escalation degli sforzi del sindaco Bill de Blasio per rallentare la diffusione della variante Delta.
Crisanti: “Aperta la strada all’obbligatorietà”
L'approvazione in via definitiva negli Usa "apre le porte a provvedimenti di legge che possono indurre all'obbligo della vaccinazione": così ha affermato a SkyTg24 Andrea Crisanti, docente di microbiologia dell'Università di Padova.
"Sono vaccini estremamente sicuri, non c'è più questo alibi formale che veniva utilizzato. Dal punto di vista giuridico diventa un vaccino approvato, che apre le porte a provvedimenti di legge che possono indurre all'obbligo della vaccinazione" ha aggiunto Crisanti, proprio mentre negli Usa si va verso l’obbligatorietà dell’immunizzazione nei militari e per alcuni lavori.
Costa: “Settembre mese decisivo”
"Settembre può essere un mese assolutamente decisivo" per le vaccinazioni anti-Covid. "Nel nostro Paese quasi 40 milioni di concittadini hanno ricevuto la prima dose di vaccino e quindi, secondo me, in questa fase dobbiamo continuare ad avere fiducia nei nostri concittadini che hanno dimostrato senso di responsabilità". Con queste parole anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, è intervenuto sull’ipotesi di obbligo vaccinale.
"Io ho sempre detto che sull'obbligo non sono contrario a priori, però - chiarisce Costa - i problemi vanno affrontati quando si presentano. Ora abbiamo ancora del tempo davanti, vediamo come proseguirà la campagna vaccinale, tra l'altro - sottolinea - in queste ore c'è già una ripresa sulle prenotazioni. È chiaro e fisiologico che ad agosto ci potesse essere una flessione, dopo di che credo che l'obbligo vaccinale dovrà essere valutato se il problema persisterà".
"Se con la vaccinazione volontaria non riusciamo a raggiungere l'obiettivo dell'immunità di gregge - afferma il sottosegretario - è chiaro che dobbiamo prendere in considerazione anche l'obbligo vaccinale partendo da alcune categorie”.