Le pagelle

Conference League, Pellegrini, Zaniolo e Cristante trascinano la Roma

Mourinho coglie il primo risultato della sua seconda avventura italiana. La squadra si muove in scioltezza anche se l’avversario non era molto agguerrito

Conference League, Pellegrini, Zaniolo e Cristante trascinano la Roma

Le pagelle della Roma, che riesce a passare il turno, qualificandosi ai gironi per la Conference League. Mourinho non subisce nuovamente goal, e da costanza al suo gioco di ripartenze. Ritrova il goal Zaniolo dopo più di un anno, è fantastico capitan Pellegrini. Cristante una sicurezza, Vina ancora in difficoltà. Il “Faraone” entra e la chiude.

 

I voti della Roma:

Rui Patricio voto 7: Questo era l’elemento mancante di una Roma che ha visto pessimi risultati, in porta nella scorsa stagione. Il portiere portoghese da grande sicurezza, e si destreggia bene anche nella fase di possesso. Si prende pure il lusso di fare l’intervento della serata, dimostrando di essere sempre presente anche nelle partite più agevoli. 

 

Vina voto 5,5: Tra i quattro difensori è quello apparso meno splendente sul terreno di gioco, non tanto per la fase difensiva, dove indubbiamente deve crescere, ma soprattutto in quella offensiva, dove tende ad essere lento ed impacciato al momento di chiudere l’azione. Ancora non totalmente convincente in questa Roma solida. 

 

Mancini voto 6,5: Cresce e lo si vede. Si muove come un leader, uscendo sempre con grande coraggio dalla propria area di rigore. Non si piega ai traversoni, che talvolta lo vedono solo a difendere. Ben posizionato e sicuro anche sui calci piazzati. Cresce con solidità, dando certezze a Mourinho. 

 

Ibanez voto 6: Meno sicuro del compagno, soprattutto quando si tratta di smistare il pallone in avanti. Tenta alcune giocate da Sud Americano, senza però avere costantemente successo. Nonostante tutto la sua crescita difensiva è palese, e ha tutte le carte in tavola per rimanere un titolare fisso della difesa giallorossa.

 

Karsdrop voto 6,5: Il migliore dietro, in entrambe le fasi. Fornisce con grande freddezza l’assist del vantaggio, mostrando così la sua qualità anche in fase offensiva. Soffre poco gli esterni avversari, e partecipa con continuità alla manovra capitolina. Due anni fa sembrava un giocatore finito dagli infortuni, ora la sua rinascita è possibile. 

 

Cristante voto 6,5: Un cambiamento pazzesco in questo 2021 per il centrocampista Campione d’Europa, che è è passato da fare errori grossolani, a giocate decisive. Come il goal favoloso che sblocca la gara, con un rasoterra a battere il portiere. Preponderante quando si tratta di recuperare palla, ma anche delicato nel giocare come imbuto tra la retroguardia e la fase offensiva. I tanti criticoni dovranno cominciare a tifare anche per lui. 

 

Veretout voto 6,5: Che sia il top player del centrocampo giallorosso non è più una sorpresa, e la convocazione tanto attesa con la Francia è un merito. È riuscito a sviluppare il suo modo di giocare diventando maggiormente offensivo e creando continui pericoli con le sue conclusioni dal limite. Un “torero” che scappa per tutte il campo, diventando un vero e proprio muro. Un pilastro per la rosa, che punta su di lui come come arma fondamentale della metà campo. 

 

Pellegrini voto 7,5: Non c’è da sorprendersi se lo “Special One” elogia in maniera così sicura le prestazioni del numero sette. La sua romanità la si vede per tutta la gara, ma le sue giocate fanno ancor di più la differenza. Non è più solo una questione di cuore, le qualità del centrocampista italiano sono elevatissime, e la sua duttilità nel giocare entrambe le fasi, lo rende il geometra delle manovre giallorosse. Un pupillo della tifoseria, che deve rimanere, per diventare un simbolo di questa ambiziosa Capitale.

 

Zaniolo voto 6,5: Se analizzassimo la partita nel complesso, il voto sarebbe appena sufficiente, poiché la sua condizione mentale e fisica è ancora danneggiata. Vi è però da dire che la sua grinta e il suo talento non lo abbandonano mai, e lo si denota nel goal del raddoppio. Deve crescere in tanti aspetti, ma ragionando da top player e non da giocatore normale. Ha i numeri per essere unico e essenziale.

 

Abraham voto 6: Indubbiamente la fortuna non è stata dalla sua parte in questo inizio di stagione, visti i due legni pieni colpiti in campionato domenica e stasera nel secondo tempo. La sua importanza in campo si sente, senza di lui mancherebbe una parte fisica essenziale per la manovra d’attacco di Mourinho. Dovrebbe osare di più sui palloni che gli arrivano, seppur pochi, ma essendo l’inizio è già partito sopra ogni aspettativa. Il futuro è grande e a Roma si divertiranno. 

 

Mkhitaryan  voto 6: Partita corretta, senza grandi tocchi, ma nemmeno pecche. Certo, da parte sua, ci si aspetta sempre molto, vista l’importanza che ha in squadra. Doveva riposare, ma l’allenatore portoghese non vuole saperne di lasciarlo fuori. In una stagione così affollata di giocatori offensivi, rischia di essere arretrato in alcune partite. I suoi movimenti da fermo, con finte di corpo, sono la chiave per raggiungere ogni area avversaria.

 

El Shaarawy voto 6,5: Entra e ritrova finalmente il goal. Non sarà facile per lui ritagliarsi grandi spazi, ma ogni volta che viene richiamato i causa, non tradisce mai. La grande qualità del Faraone.

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